Intesa Ust-Comune-Dirigenti: 5 poli per evitare "pellegrinaggi"
(DIRE - Notiziario Scuola)Roma, 12 mag. - "Finalmente un Protocollo di intesa per provare a dare risposte ai problemi degli alunni stranieri a Bologna". Esultano la Flc-Cgil e la Camera del lavoro, spiegando che all'Ufficio scolastico territoriale (Ust) c'è stato un incontro informativo con i sindacati sul Protocollo siglato dall'Ust stesso con il Comune e i dirigenti scolastici di tutti gli Istituti comprensivi e della Direzione didattica 5 di Bologna. Questo "al fine di provare a dare risposte concrete ai problemi che si trovano ad affrontare i bambini e le famiglie degli stranieri che arrivano a Bologna", scrive il sindacato in una nota.
In particolare, il Protocollo prevede che gli stranieri arrivati a Bologna con figli in età scolare "vengano indirizzati dal Comune e dall'Opimm (primi punti di accoglienza), a seconda del loro domicilio o della loro residenza- continua la nota- presso cinque 'scuole polo': il Centro per l'istruzione degli adulti (Cpia) di Bologna, l'Ic 1, l'Ic 5, l'Ic 7 e l'Ic 12". Tali scuole "hanno il quadro delle disponibilità di posti nelle scuole del proprio settore (il Cpia per un pezzo di Bologna centro, l'Ic 1 per la zona Reno, l'Ic 5 per la zona Navile, l'Ic 7 per le zone San Donato e San Vitale e l'Ic 12 per le restanti), oltre che nella propria- spiegano Flc e Camera del lavoro- e possono quindi indirizzare immediatamente la famiglia e l'alunno nel posto utile più vicino e più adatto alle sue esigenze, evitando quindi finalmente ai cittadini stranieri il 'pellegrinaggio' da una scuola all'altra nella ricerca di un posto".
Inoltre, l'indicazione di una scuola con posti disponibili avviene "dopo un colloquio tra l'alunno, i genitori ed il dirigente scolastico, con il supporto di un mediatore culturale del Comune- continua la nota- volto a definire il percorso scolastico precedente ed i bisogni didattici del bambino, al fine di indirizzarlo correttamente". Gli alunni che lo necessitano, poi, "potranno avere a disposizione, nel pomeriggio in orario extra scolastico e sempre presso le scuole polo- scrive il sindacato- anche ulteriori ore di alfabetizzazione, reperite all'interno del monte ore di mediazione culturale fornito sempre dal Comune".
L'applicazione del Protocollo verrà monitorata da un gruppo tecnico composto dall'Ust, dal settore Istruzione del Comune e dai Dirigenti delle scuole polo. "Come Flc e Camera del lavoro, oltre ad aver sollecitato la costituzione, specialmente alla primaria- continua la nota- di classi a numero ridotto per permettere l'accoglienza degli stranieri in arrivo in corso d'anno, non possiamo che essere soddisfatti di tale risultato". Infatti, da tempo "avevamo sollecitato la costituzione di un tavolo territoriale di confronto tra le Istituzioni competenti finalizzato a dare risposta ai problemi degli alunni stranieri e delle loro famiglie- aggiunge il sindacato- nonché di punti unici di accoglienza e di riferimento dove i cittadini stranieri potessero subito essere indirizzati presso la propria scuola, senza rischiare di peregrinare da soli per tutte le scuole di Bologna alla ricerca di posti, come purtroppo già accaduto in passato". Ovviamente, "daremo la massima collaborazione- si conclude la nota- indirizzando gli stranieri che a noi si rivolgono e che hanno figli in età scolare, immediatamente presso le scuole polo".
(Wel/ Dire)