SCUOLA. Bologna. Sciopero pasto bis, "Non è da escludere"
Moruzzi: Dipende da ciò che dice e fa Merola, ci chiami presto
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 12 mag. - "Dipende dalle risposte che avremo" dal Comune; anzi dal primo cittadino Virginio Merola "da cui ci aspettiamo presto che ci convochi per l'incontro che ha detto di voler fare con noi" (e che a oggi non risulta ancora fissato). Sebastiano Moruzzi, componente dell'Osservatorio mense, lascia dunque aperta la porta ad un secondo 'sciopero del pasto' dopo quello di lunedì che ha visto un bambino su due, tra materne ed elementari, andare a scuola con il panino da casa per protestare contro la qualità della refezione e il suo alto costo. "Siamo fiduciosi che il sindaco ci chiami presto: a seconda di quello che ci dirà e di quello che farà, decideremo come muoverci. Un altro sciopero del pasto? Non è da escludere", dice Moruzzi. Domani la questione verrà esaminata nell'assemblea straordinaria dell'Osservatorio mense convocata per tirare le somme della giornata di protesta e decidere le prossime mosse. Del resto, all'indomani dello sciopero, tra vari aderenti alla giornata di mobilitazione era serpeggiata la volontà di replicare lo 'sciopero del pasto' a cadenza periodica.
Dopo lunedì, però, tiene banco anche quanto affermato dal segretario di Camst Marco Minella sul fatto che i bambini non vogliano mangiare volentieri cibi biologici. "Non si capisce cosa voglia dire quando fa questa affermazione. Mi sembra che si sia di fronte a un fraintendimento del termine 'biologico' che però dimostra che si trascura il suo valore educativo e di tutela della salute sugli alunni", bacchetta Moruzzi.
(Wel/ Dire)
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