Progetto con mille alunni delle medie, anche i Warriors insegnano
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 12 mag. - Mirtilli e carote al posto di patatine e cheeseburger. Oltre mille alunni di 10 scuole medie di Bologna e provincia sono stati coinvolti anche quest'anno nel progetto "Una settimana per una Vita Sana" della Fondazione del Monte, giunto alla sesta edizione. Il gran finale all'Arena del Sole, dove i ragazzi hanno giocato con un quiz su cultura generale e corretta alimentazione (sul palco a condurre il comico Paolo Maria Veronica) e dove sono state premiate le tre classi che hanno realizzato il migliore slogan per l'iniziativa (su 175 proposte): la 2D delle scuole Irnerio; la 2A delle scuole Volta; la 2D delle Rolandino de' Passaggeri. Ospiti speciali i Warriors, la società di football americano di Bologna. Sul palco è salito Stefano Turrini, che ha lasciato alle spalle i suoi problemi di obesità e oggi è uno dei giocatori più forti della squadra. Turrini ha raccontato la sua storia ai ragazzi, mentre alle sue spalle scorrevano le immagini del video realizzato apposta dai Warriors per raccontare la vicenda.
"Io soffro di diabete- racconta Maurizio Benassi, presidente dei Warriors- sento molto questo problema e cerco di trasmetterlo anche ai miei giocatori". Benassi mette sullo stesso piano la cattiva alimentazione e il doping: "Io voglio giocatori puliti", afferma. La mattinata all'Arena del Sole si è conclusa con la merenda per tutti, ovviamente a base di frutta e verdura. Il progetto 'Una settimana per una vita sana' in sei anni di attività ha coinvolto in tutto 20 scuole per un totale di 6.700 alunni.
"Il problema della corretta alimentazione non porta solo problemi obesità, anoressia o diabete- spiega Eleonora Porcu, coordinatrice della commissione ricerca scientifica del consiglio d'indirizzo della Fondazione del Monte- ma riguarda problemi più complessivi come lo sviluppo dei ragazzi. Mangiare sano fa sì che non ci sia carenza o eccesso di ormoni, che sono condizionati da quello che mangiamo, in particolare frutta e verdura". Insomma, insiste Porcu, "non è solo un po' di ciccia in più: è un problema legato allo sviluppo del ragazzo, anche sessuale", che se non avviene in modo armonico "può portare a disturbi psicologici legati all'identità sessuale".
Per Silvana Hrelia, docente dell'Alma Mater di Bologna e coordinatrice del progetto 'Vita sana', "insegnare fin da piccoli a mangiare correttamente significa crescere adulti sani". Per questo, "il nostro sogno è portare il progetto anche nelle scuole elementari". Le 41 classi delle 10 scuole medie coinvolte quest'anno hanno partecipato a 16 giornate laboratoriali per un totale di 41 ore di attività, che hanno coinvolto anche 42 docenti. Per far toccare con mano ai ragazzi cosa avviene nel corpo quando si mangia sano, in aula è stato fatto anche questo esperimento: in un bicchierino con una soluzione di colore blu, piena di radicali liberi, è stato versato un po' di succo al mirtillo. Subito la soluzione è diventata trasparente, grazie al frutto che neutralizza i radicali liberi.
(Wel/ Dire)