1 su 2 non riconosce messaggi violenti. Ecco proposta legge Pd
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 12 mag. - Il cyberbullismo non si può allontanare, "non si può chiudere una porta ai social network e alla rete. Siamo sempre tutti connessi in una grande piazza virtuale". Micaela Campana, deputato Pd, mette così in guardia gli studenti riuniti all'Istituto comprensivo Virgilio di Roma, dove ha fatto tappa #bellimanonbulli. Un progetto che si accompagna alla proposta di legge Pd contro il bullismo e il cyberbullismo, presentata alla Camera il 23 gennaio.
1 RAGAZZO SU 2 NON RICONOSCE MESSAGE VIOLENTI - "In rete il problema è h24 e, secondo la Polizia postale di Milano, i giovani più a rischio sono quelli di 10 anni", afferma l'esponente della commissione Giustizia alla Camera. "Pensiamo che 1 ragazzo su 3 è connesso 24 ore su 24, mentre 1 su 2 non si rende nemmeno conto di trovarsi davanti a messaggi violenti. Questa regolamentazione serve a tutti, perché gli insulti reiterati possono indurre alcune adolescenti a pensare di farla finita, a considerare questo modo come l'unico per chiudere".
LA PROPOSTA DI LEGGE - "E' una proposta di legge che per la prima volta parte dal basso- prosegue il deputato- esistono diverse proposte di legge sul bullismo e il bullismo informatico, quasi tutte a firma del Pd sia alla Camera che al Senato, ma questa in particolare vuole aprire un percorso nelle scuole, dove i ragazzi ci sono e dove la generazione di internet è nata e cresce". Una legge che si propone come "punto finale e non di partenza, per discutere di un fenomeno dilagante in tutto il Paese, al Nord come al Sud, nelle grandi città e nelle piccole. Un fenomeno difficile, che nasce nella rete e dentro la generazione dei social". Campana ribadisce che non è una legge che vuole essere restrittiva, o mettere il bavaglio, ma vuole dare una consapevolezza di una navigazione sicura. Ognuno di noi deve sapere che chi compie un'azione contro le regole va incontro a sanzioni precise. Per fortuna esistono gli ordinamenti giuridici che ci permettono di essere liberi".
PARTECIPAZIONE DAL BASSO - Sono già stati centinaia di migliaia i ragazzi che finora hanno chiesto di partecipare a questa legge. "Ho spedito in tutte le scuole d'Italia la proposta di legge e la risposta è stata straordinaria sia in termini numerici che di qualità- riferisce il deputato- sulla mia posta elettronica arrivano centinaia di migliaia di richieste di ragazzi per fare osservazioni. Questa sarà una legge di tutti-ripete- io sono la prima firmataria, ma dietro il mio nome vorrei che ci fossero i nomi di tutti i giovani che stanno partecipando con me in questo viaggio". Un viaggio che vede presenti anche le istituzioni nazionali e locali, "dai ministeri della Giustizia, dell'Istruzione, alle amministrazioni locali. Ci sono poi dei testimonial importanti come la cantante Noemi e il calciatore Francesco Totti- ricorda Campania- e primi fra tutti i ragazzi di una scuola di Caponago che hanno realizzato un video sul cyberbullismo che apre convegni come questo in tutta Italia. Oggi è un primo appuntamento. Sarete voi a scrivere per la prima volta una legge che potrete vivere nella vostra quotidianità". I TEMPI DELLA LEGGE - La legge partirà nella discussione istituzionale a fine maggio in commissione Giustizia alla Camera. "I tempi spesso sono lunghi- precisa il deputato Pd- e siccome voglio davvero che questa proposta di legge parta dalle scuole, a settembre continueremo con un progetto ancora più allargato che vedrà accanto i ministeri di Giustizia e dell'Istruzione. Per il prossimo anno- conclude- saremo in giro per le scuole di tutta Italia".
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