Genitori: Ritirare le delibere che limitano un nostro diritto
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 5 mag. - Le circolari del Comune di Bologna sullo sciopero del pasto determinano "una limitazione del diritto di ognuno a scelte alimentari autonome e cioè un diritto costituzionalmente garantito dall'articolo 32 della Costituzione, pertanto richiediamo l'immediato ritiro delle circolari che vietano l'esercizio di questo diritto per lo sciopero del 5 maggio". Si fa sempre più aspro il confronto tra l'amministrazione comunale e Seribo da un lato e, dall'altro, il Comitato genitori 0-6 e l'Osservatorio mense scolastiche.
"Come famiglie non possiamo che prendere atto della posizione ostruzionistica del Comune", recita un comunicato pubblicato sul sito dell'Osservatorio: "Con reazioni scomposte e adducendo motivazioni discutibili, l'amministrazione ha infatti comunicato ufficialmente, tramite i Quartieri, che l'adesione alla protesta sarà possibile soltanto se i bambini che non usufruiranno del servizio mensa verranno ritirati prima del pranzo oppure se la sezione aderisce alla protesta all'unanimità". Ancora una volta, la protesta dei genitori viene definita "diseducativa", mentre "analoghe situazioni di agitazione da parte dei dipendenti Seribo e del personale insegnante", fanno notare le famiglie, sono "sempre state accettate senza rimostranze da parte dei genitori, che da un lato raccolgono anche le lamentele degli insegnanti che usufruiscono della mensa e dall'altro sono invece considerati solamente quando si tratta di fornire carta, colori, sapone o materiale per il funzionamento della scuola". Allo stesso modo, sembra che "secondo l'amministrazione non sia stato diseducativo, negli ultimi 11 anni, abituare i bambini a consumare i pasti in piatti di plastica- continua la nota- che hanno dovuto quotidianamente buttare, aggravando il problema dell'inquinamento invece di educarli al rispetto dell'ambiente".
Così come il Comune non ha mai ritenuto "diseducativo non fornire il pasto a tutti quei lavoratori (500 educatori delle cooperative) che assistono quotidianamente nelle scuole d'infanzia i bambini disabili e a cui va tutta la nostra solidarietà", scrivono i genitori.
"Più che per ragioni organizzative e di salvaguardia delle condizioni igieniche, ci pare che questo atteggiamento sia dettato dal conflitto di interessi del Comune- attaccano Comitato ed Osservatorio- che risulta essere socio di maggioranza di una società alla quale affida un'attività assai remunerativa (è sufficiente verificare gli utili distribuiti da Seribo negli ultimi anni che risultano decisamente superiori alla media del settore)". Inoltre, ci si chiede nel comunicato, "come mai mentre nelle scuole statali, grazie alla disponibilità dei soggetti in campo, l'organizzazione dello sciopero consentirà di manifestare con civiltà e serenità le proprie posizioni, mentre le direttive impartite dal Comune negheranno di fatto i presupposti della libertà dei genitori di esprimersi ed aderire allo sciopero?". Per tutte queste ragioni, "invitiamo tutti i genitori a mobilitarsi per il 5 maggio auto-organizzandosi secondo le modalità che ritengono più consone nel loro contesto scolastico", è l'appello di Comitato ed Osservatorio. Nel frattempo, sempre attraverso il blog i promotori dello sciopero segnalano che è già possibile comunicare le assenze dalla mensa per lunedì: viene fornito il link da utilizzare insieme a tutte le istruzioni per completare la procedura.
(Wel/ Dire)