(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 5 mag. - Ci sarà anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini all'incontro del mondo della scuola con Papa Francesco il prossimo 10 maggio in Piazza San Pietro a Roma.
Lo conferma lei stessa in un'intervista a Famiglia Cristiana in edicola: "Ci sarò perché era da molti anni che in Italia non ci si mobilitava per la scuola, se non per protestare. Inoltre questo Papa, con i suoi gesti e le sue parole, ha la grande capacità di dare speranza e fiducia". E ribadisce che l'impegno del Governo Renzi è ridare centralità ai protagonisti del mondo della scuola "che sono gli studenti, ma in particolare gli insegnanti. Perciò, posso assicurare che non mi sento un ministro con una responsabilità accessoria, ma primaria".
Il ministro conferma a Famiglia Cristiana che "non ci sarà una riforma Giannini", c'è bisogno, piuttosto, "di attuare al meglio quello che esiste e di semplificare, perché in questo ministero c'è una profonda sedimentazione burocratica, legislativa e regolamentare". Riguardo agli insegnanti il ministro si impegna a "premiare il merito e restituire autorevolezza" mentre annuncia un progetto "da circa un centinaio di milioni di euro" per interventi "al Sud e anche nelle zone più interne del Paese, lontane dalle città e dalle grandi vie di comunicazione" soprattutto contro la dispersione scolastica.
Il 10 maggio si parlerà molto del rapporto fra scuola pubblica e paritaria. Cosa ne pensa il ministro? "Vanno superate vecchie incrostazioni ideologiche. Si tratta di scegliere con decisione il modello europeo, cioè la libertà di scelta educativa per le famiglie e gli studenti. Serve un modello integrato, dove un bene pubblico, come l'istruzione, può essere gestito da soggetti diversi. E lo Stato deve vigilare che questa gestione dia risultati validi".
(Wel/ Dire)