Bobbio: Ci sostituiamo a stato, unici con Emilia ad attese zero
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 30 giu. - La Regione Toscana conserva intatto il suo sostanzioso impegno per la scuola dell'infanzia. Venti milioni di euro all'anno articolati in fondi per pagare gli insegnanti, le sezioni Pegaso per soddisfare le liste d'attesa negli asili, buoni scuola, i buoni servizio e i progetti educativi zonali. Sono il frutto di quattro distinte delibere licenziate della Giunta nella seduta dello scorso lunedì, illustrate questa mattina dall'assessore all'Istruzione, Emmanuele Bobbio. "Senza questi denari regionali- fa sapere una nota della Regione-, nel solo ultimo anno scolastico, appena concluso, sarebbero stati circa 3.000 bambini che non avrebbero potuto trovare accoglienza in una scuola d'infanzia, privandosi così di una esperienza fondamentale per il loro sviluppo".
"Anche quest'anno la Regione Toscana conferma un impegno in sostituzione di quello che dovrebbe essere un intervento statale- dichiara con una punta di polemica-. Mettiamo a disposizione dei fondi per pagare lo stipendio degli insegnanti nella scuola della prima infanzia e per far fronte alle liste d'attesa. In Toscana fortunatamente riusciamo a soddisfare quasi il 100% delle richieste, grazie anche all'intervento fatto con le sezioni Pegaso. Le liste d'attesa sono andate riducendosi. È anche vero che la domanda per questo tipo di servizi sta crescendo, ma di pari passo col nostro impegno".
La spesa corposa di 20 milioni di euro consente alla Toscana di essere assieme all'Emilia Romagna una regione benchmark su scala nazionale ed europea. "Siamo le uniche in Italia a soddisfare l'obiettivo di Lisbona di accogliere nella scuola dell'infanzia i bambini di età compresa fra gli 0 e i 3 anni". Guardando il dettaglio degli interventi operativi messi in campo da palazzo Strozzi Sacrati a beneficio della 'prima infanzia' la Regione ha recentemente varato i buoni servizio (Bs) e i progetti educativi zonali (Pez).
Le madri i cui figli sono rimasti nelle liste d'attesa per un nido comunale riceveranno il buono di servizio per l'iscrizione in una scuola accreditata e convenzionata. Per questa misura sono stanziati 2,8 milioni. Altri 6,4 milioni, inoltre, sono dedicati ai progetti educativi zonali per i bambini da 0 a 6 ani per favorire la conciliazione delle esigenze delle madri fra famiglia e lavoro. Altri 2,2 milioni, inoltre, andranno ai progetti educativi per prevenire l'abbandono scolastico fino ai 18 anni di età. In costante crescita, poi, l'investimento per le scuole dell'infanzia dai 3 ai 6 anni. Dal 2010 ad oggi la Regione ha speso 52,2 milioni di cui 25,1 milioni alle 488 sezioni realizzate nell'ambito del 'Progetto Pegaso'. Nel prossimo anno scolastico, a tal fine, la Giunta ha riservato 6,1 milioni di euro.
(Wel/ Dire)