SCUOLA. Maturità, studenti di Roma: 'Quasimodo, ma chi è?'
"Ma scialla, ce la faremo" hanno detto ragazzi del Giulio Cesare
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 23 giu. - Dizionario ancora in mano, seduti a gruppetti sui gradini o appoggiati a macchine e motorini. Così gli studenti del liceo classico Giulio Cesare di Roma si sono scambiati commenti e impressioni al termine della prima prova degli esami di maturità. Dopo aver passato la notte "a cantare Venditti", come ha raccontato Alessandra, mercoledì è stato il giorno del tema d'italiano, tra analisi del testo, storia e attualità. Principale oggetto dei commenti degli studenti è stata la traccia letteraria, una poesia di Salvatore Quasimodo - 'Ride la gazza, nera sugli aranci' - che ha messo in difficoltà non pochi maturandi. "Quasimodo, ma chi è?", hanno detto scherzando dei ragazzi, "noi fino all'una di notte a ripassare Svevo o Pirandello e mi fai uscire Quasimodo?".
L'analisi del testo non è stata una scelta popolare tra gli studenti. "Nella mia classe l'avranno fatto un paio di persone- ha detto Lavinia, della III G- io ho fatto il saggio breve di ambito tecnico-scientifico". Stessa scelta anche per Giovanni della III F: "ho fatto il tema su come la tecnologia stia invadendo gli ambiti della nostra vita. Quasimodo noi non l'abbiamo proprio fatto, impossibile sceglierlo. Anche perché c'era una domanda molto specifica sul suo pensiero". Anche Maria Grazia, III B, ha confessato di non riuscire "proprio a farlo il primo tema", così come Valerio, III B: "Non ero proprio capace, Quasimodo bocciato. Ho scelto quello sulla tecnologia, più particolare rispetto agli altri".
Traccia che sembra essere piaciuta agli studenti del Giulio Cesare è stata quella storico-politica su violenza e non violenza nel Novecento. "Secondo me si potevano fare molti riferimenti, non era particolarmente difficile", ha detto Giuseppe della III G. "Quando si studia il Novecento- ha commentato Francesca della III F- si parla sempre del tema della violenza e di quanti errori ci siano stati. Era interessantissimo". Francesco, invece, ha scelto "l'articolo di giornale su tema socio-economico. Leggendo la traccia sono stato subito coinvolto, credo di averlo fatto anche abbastanza bene. Quasimodo scartato subito, non ci siamo arrivati".
Ambito socio-economico anche per Alessandro, III G: "Il tema partiva dall'atterraggio sulla Luna, poi i movimenti ambientalisti, l'immigrazione fino ad arrivare al mondo come patria di tutti quanti. Era sicuramente la traccia più adatta a me. Il tema storico era troppo vasto, partiva dal 1914 fino all'Europa di oggi, 100 anni di storia sono troppi. Gli altri non mi interessavano più di tanto". Scelta diversa e meno comune, invece, per Beatrice, della III F, che ha scelto l'ambito artistico-letterario. "Ho fatto il tema sul dono- ha detto- Le tracce io le ho trovate tutte abbastanza belle. Questa mi ha ispirato particolarmente e l'ho fatta. Anzi mi è andata fin troppo bene perché era una cosa che mi piaceva". Ha scelto il tema di attualità sul 'rammendo delle periferie' con riferimento a un testo di Renzo Piano, invece, Federico: "L'ho fatto perché secondo me c'è un'interpretazione allegorica che va oltre il senso urbanistico e può riferirsi alla nostra società. Era molto interessante".
Primo giorno andato, dunque, adesso sarà la volta della versione di greco e poi della terza prova, il famoso 'quizzone', su più materie. E sono proprio queste due giornate a destare più preoccupazione tra gli studenti. "Oggi ero tranquilla, ho più ansia per le altre prove", ha detto Beatrice. L'ansia è condivisa da Valerio, che è preoccupato soprattutto per "greco, ma anche per la terza prova". 'Incubo terza prova' anche per Maria Grazia, che per domani è "stranamente tranquilla". Preoccupati, invece, per la prova di greco sono Federico e Francesco, che ha auspicato per la versone "una mano da nostro Signore", mentre per la terza prova punterà "a spuntarla in qualche modo, anche se in matematica non sono preparato".
Adrenalina ancora in corpo per il tema appena fatto e ansia e preoccupazione per le altre due prove ancora da sostenere, dunque. A rassicurare tutti ci ha pensato Sara della III G: "Bisogna studiare. Però, scialla, ce la faremo".
(Wel/ Dire)
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