Novità per Baby Bofe' e Macciardi pensa a repertorio 'giovane'
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 20 gen. - "La ballerina cosmica" e "L'usignolo dell'imperatore", poi la "Turandot principessa di ghiaccio" e "Wolfi bambino prodigio", che racconta la vita di Mozart. Sono gli spettacoli per scuole dell'infanzia, primarie e famiglie proposti da sabato e fino a marzo da Baby BoFe', la rassegna promossa per la settima edizione dall'associazione Bologna Festival. A questa iniziativa si affianca "Note rul registro", ciclo di lezioni-concerto, percorsi interdisciplinari, guide all'ascolto ed inviti ai concerti per le superiori.
Progetti che si rivolgono ad un "pubblico difficile ed esigente", sottolinea in conferenza stampa Maddalena da Lisca, direttore generale di Bologna Festival: dunque "non è un lavoro facile". Eppure i due progetti, ormai, "raccolgono il 50% degli spettatori totali di Bologna Festival", spiega da Lisca.
Novità di quest'anno, per Baby Bofè, è la collaborazione con il Teatro Testoni ragazzi e il Teatro comunale, che subentrano all'Antoniano come sedi per gli spettacoli: "Sarà un anno di sperimentazione che speriamo possa dare buoni frutti", commenta da Lisca. Al Teatro comunale, in particolare, andrà in scena una "Turandot" in versione sintetica ma realizzata dall'intera orchestra, spiega Fulvio Macciardi, direttore dell'area artistica della Fondazione. Lo spettacolo si svolgerà alle 16 e così, con una rappresentazione al pomeriggio e poi quella ufficiale alla sera, si tocca "un punto di arrivo importante che ci avvicina ai grandi teatri europei", sottolinea Macciardi. "E' un format che vorremmo replicare anche in futuro", aggiunge: "Potremmo addirittura pensare di avere, nel tempo, un vero e proprio repertorio per ragazzi". Un'attività che potrebbe rivelarsi molto utile per il Teatro: "Facciamo molta fatica ad avere gli studenti universitari, dobbiamo fare un passo indietro e 'prenderli' prima", afferma Macciardi.
Soddisfatta dei due progetti Marilena Pillati, assessore alla Scuola del Comune: "E' attraverso pogettualità di questo tipo che a Bologna si riesce a realizzare qualcosa di straordinario, per i nostri ragazzi, dentro ed attorno alla scuole".
Tra i partner di Bologna Festival c'è Unicredit, che sostiene il capitolo "Giovani in sala" per consentire a 360 ragazzi delle superiori di assistere a sei concerti: "Siamo storici sostenitori di Bologna Festival e abbiamo aderito con grande entusiasmo, anche l'anno scorso- commenta Luca Lorenzi, viceresponsabile per il centronord di Unicredit- a queste iniziative rivolte ai ragazzi".
(Wel/ Dire)