Aderisce ad appello pro-invalsi ma con "due errori in tre righe"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 13 gen. - Frasi "scorrette in italiano, sia da un punto di vista ortografico sia grammaticale, nonché insultanti nei confronti di chi, magari, non condivide la posizione". La Gilda degli insegnanti di Bologna bacchetta così, con una nota pubblicata sul proprio sito, una dirigente scolastica della provincia bolognese per un commento pubblicato sulla pagina web dell'Adi.
La dirigente, segnala la Gilda, ha aderito ad un appello rivolto al ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, affinché il nuovo presidente Invalsi "sia scelto in modo da proseguire e rafforzare l'azione dell'Istituto". Appello "legittimo" per la Gilda, a cui però non va giù il commento che la dirigente ha affiancato alla propria adesione. Questo: "Una scuola di qualità necessita di valutazioni nazionali censuarie perchè ciascun istituto possa conoscere e lavorare sui propri risultati nonchè lo stato prendere decisioni mirate di politica scolastica x migliorare. Un ritorno al passato sarebbe un buon alibi per l'autoreferenzialità, il non fare, e l'avvallo che la protesta dei docenti (sindacati) fannulloni ha avuto la meglio". Al di là del fatto che la dirigente "si permette di dare del fannullone a chi si oppone, magari con qualche buona argomentazione, all'attuale sistema di rilevazione- afferma la Gilda- nella sostanza, nel coinvolgimento 'coatto' dei docenti, nel sistema di premialità che si vorrebbe attuare, nel calderone ci infila anche i sindacati". Dunque, la preside "come si permette di dare del fannullone in maniera generica a chi neppure conosce? Per quanto ci riguarda, non siamo affatto contrari alla valutazione- spiega la Gilda- ma abbiamo sempre chiesto di conoscere cosa si valuta, come si valuta e perché si valuta. Quindi rispediamo al mittente l'inutile insulto".
Detto questo, la Gilda non risparmia alla dirigente in questione una valutazione "stile Invalsi" del testo pubblicato. tanto per cominciare la parola "Stato", riferita ad una nazione, "si scrive con la 'esse' maiuscola", fa notare il sindacato. Inoltre, il termine "avvallo" rappresenta la prima persona singolare dell'indicativo presente del verbo "avvallare", il cui significato più comune è "scendere a valle": Nel significato voluto dalla dirigente, il termine giusto da usare era "avallo", continua la Gilda: "Dunque i correttori delle prove Invalsi avrebbero annotato un errore di ortografia".
La nota del sindacato prosegue così: "Lasciamo perdere la punteggiatura (la virgola, prima della congiunzione, non si mette) e la mancanza di concordanza fra sostantivi e verbi, ma due errori in tre righe?". Forse sarebbe stato sufficiente, "per non venire bocciata- conclude la Gilda- che la nostra dirigente si fosse limitata ad aderire all'appello, senza commenti".
(Wel/ Dire)