SCUOLA. Emilia Romagna, i sindacati: Formazione precari è un'odissea
"Ministero, rettori, usr e regione rimuovano discriminazione"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 feb. - "L'attivazione dei percorsi di formazione per conseguire l'abilitazione all'insegnamento, rivolta ai precari della scuola con contratto a tempo determinato e che hanno prestato tre anni di servizio nelle istituzioni scolastiche, si sta trasformando in una vera odissea". Lo denunciano in una nota congiunta le segreterie regionali di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal, e Gilda, "vista la comunicazione dell'Ufficio scolastico regionale che definisce il quadro dell'offerta formativa Pas".
Pur valutando "positivamente" l'attivazione di molti corsi, per i sindacati è "inaccettabile la decisione delle Università emiliano-romagnole di non avviare i Pas per l'infanzia e la primaria". Questa scelta, in particolare, "crea una grave discriminazione per migliaia di docenti: la prima derivante dall'appartenere ad un ordine di scuola specifico e la seconda di ordine territoriale". Questa decisione "incomprensibile", affermano le cinque sigle, "non consente prospettive di stabilizzazione professionale per oltre 2.500 precari e impedisce l'esercizio di un diritto previsto da leggi dello Stato". Per i sindacati "non più rinviabile un intervento risolutore del ministro, che ha emanato un decreto e un regolamento e che ora deve farsi garante del corretto svolgimento dei percorsi per l'ottenimento dell'abilitazione all'insegnamento". Inoltre, "chiediamo con forza ai rettori delle Università dell'Emilia-Romagna di avviare con tempestività i Pas per infanzia, primaria e le altre discipline d'insegnamento". La richiesta per Usr e Regione, invece, è di attivarsi con la Conferenza dei rettori "affinché questa pesante discriminazione venga rimossa". I sindacati, infine, chiedono garanzie per i permessi per il diritto allo studio "per tutti coloro che frequenteranno i corsi abilitanti".
(Wel/ Dire)
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