(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 feb. - Coi tagli del ministero le scuole sono più sporche e meno sorvegliate, mentre i lavoratori hanno stipendi sempre più bassi. Per questo la Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione per gli addetti delle pulizie e dei servizi ausiliari nelle scuole, in protesta contro la riduzione dei costi del nuovo appalto. La Cgil Emilia-Romagna, insieme alle categorie Filcams, Flc e Fp, in una nota manifesta infatti "grande preoccupazione per la situazione che si è determinata nelle scuole statali della nostra regione, a seguito della considerevole riduzione delle risorse rispetto al 2013 (-35%), stanziate per gli appalti che si occupano di pulizia e sorveglianza".
In Emilia-Romagna, il servizio è stato affidato a Manutencoop, che si è aggiudicata la gara d'appalto indetta dal Consip a livello nazionale. Ma sindacati e azienda "non hanno raggiunto l'accordo per il mantenimento delle stesse condizioni occupazionali e retributive", afferma la Cgil. E questo si è tradotto, "per gli oltre 400 occupati negli appalti della nostra regione, in assunzioni a condizioni inferiori rispetto a quelle precedenti e nella necessità di riorganizzare il lavoro e l'orario con inevitabili ricadute sulla qualità del servizio".
Con il nuovo appalto, il ministero ha ridotto del 35% a livello nazionale le risorse messe a disposizione per pulizia e servizi ausiliari. Un taglio che "ricade inevitabilmente anche sugli istituti scolastici dell'Emilia-Romagna- sottolinea la Cgil- nonostante le mobilitazioni, culminate nello sciopero nazionale del 12 dicembre scorso con il presidio davanti al ministero, e l'impegno del Governo di tamponare la situazione per poi trovare soluzioni strutturali condivise, ad oggi la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori, sia statali sia del privato in appalto, resta fortemente incerta".
Finora, l'impegno del Governo a destinare "risorse aggiuntive" per la pulizia delle scuole resta "quasi totalmente inapplicato anche nella nostra regione". Inoltre, il cambio di affidamento fatto a partire dall'1 gennaio, durante la pausa natalizia, "ha reso ancora più complicata la situazione". Ma per il "corretto funzionamento degli istituiti scolastici di ogni ordine e grado- avverte il sindacato- pulizia, decoro, salubrità, sicurezza degli ambienti e sorveglianza sono necessità irrinunciabili e per questo è indispensabile che le risorse destinate a tali servizi siano congrue e sufficienti ad assicurare in tutte le scuole le peculiarità sopra descritte". Per questo la Cgil definisce inaccettabile "la logica dei tagli lineari e della riduzione dei costi, nè sul personale statale", che negli anni ha già subito "tagli draconiani", nè sugli appalti, dove "il taglio viene scaricato sui lavoratori, che già lavorano poche ore e percepiscono bassi salari".
(Wel/ Dire)