Sit-in xm24 e coordinamento migranti per stranieri senza classe
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 feb. - "Bisogna portare l'attenzione su temi di cui si parla poco ma che incidono sulle famiglie", spiegano dal centro sociale Xm24. È per questo che, in rete con le realtà che lavorano con migranti, in primis la Scuola di italiano con migranti e lo Sportello legale dell'Xm24 e il Coordinamento migranti, si apre un osservatorio per monitorare la realtà dei "respingimenti scolastici" ovvero i casi in cui bambini e bambine arrivati in Italia ad anno scolastico iniziato restano fuori dalle scuole con la giustificazione che "non ci sono posti". Il caso del ragazzo bengalese di 12 anni rimasto senza classe per otto mesi denunciato lo scorso dicembre dalla Scuola di italiano dell'Xm24 non è infatti isolato "ma un problema attuale che si ripercuote sulle stesse famiglie", fanno sapere gli attivisti dell'Xm24 e i rappresentanti del Coordinamento migranti in presidio davanti alla sede dell'Ufficio scolastico della provincia di Bologna di via de' Castagnoli.
Il giovanissimo ha poi trovato posto in una seconda media dell'Istituto Comprensivo 3 nella Bolognina ma "il suo caso- dicono gli attivisti, che hanno scelto il 3 febbraio per il presidio perché oggi si aprono le pre-iscrizioni per le scuole- ha evidenziato la necessità di trovare una soluzione strutturale e non ad hoc".
"Purtroppo il problema dei bambini stranieri che restano senza classe difficilmente viene alla luce- spiegano dall'Xm24- poiché i genitori che non ottemperano all'istruzione scolastica rischiano di perdere la patria potestà". Per questo lo sportello legale dell'Xm24 è pronto a difendere il diritto all'istruzione e a procedere per vie legali contro i dirigenti scolastici che non daranno posto ai bambini stranieri, ledendo il loro diritto all'istruzione. "Chiederemo- aggiungono- anche dei risarcimenti per le famiglie": un invito dunque ai migranti affinché possano denunciare le problematiche scolastiche dei figli.
Nel presidio i ragazzi intervenuti ribadiscono il loro "no" anche alle classi di soli stranieri (riferendosi al caso della scuola Besta che aveva creato una classe ponte e temporanea di soli migranti in attesa che imparassero l'italiano), dichiarate assolutamente "razziste e contro l'integrazione". Secondo l'Xm24 la soluzione ai "respingimenti scolastici" c'è e sta nella comunicazione. "Basterebbe che Questura e Prefettura, comunicassero i dati relativi alla presenza e all'arrivo di bambini migranti alle istituzioni scolastiche e che quest'ultime formassero le classe in base a questi numeri". Secondo i dati raccolti dall'Opera dell'Immacolata onlus e trasmessi da Info Bo (sede distaccata della Prefettura di Bologna per l'accettazione delle richieste di ricongiungimento familiare), i minori in arrivo in provincia di Bologna per l'anno scolastico 2013-14 sono 364, 204 maschi e 160 femmine. (Dires - Redattore Sociale) (Wel/ Dire)