Storia dell'arte, "Il ministro può dormire sonni tranquilli"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 feb. - "Nella corrida della demagogia, Pd e grillini non si risparmiano colpi bassi e non ne risparmiano, ovviamente, alla sottoscritta in quanto ministro dell'Istruzione nel 2009 e orgogliosa, oggi come allora, delle riforme della scuola fatte e non solo declamate". Così Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, che aggiunge: "Insistere a distanza di anni nel sostenere che è stato cancellato l'insegnamento della storia dell'arte nelle scuole medie superiori, manipolando, oggi come allora, la realtà delle cose, è soltanto il sintomo della confusione in cui versa il Pd e il movimento pentastellato".
Spiega Gelmini: "La Commissione Cultura della Camera ha detto no 'alla reintegrazione delle materie artistiche nelle scuole italiane', non per mancanza di fondi, ma per la semplice e buona ragione che non c'è nulla da reintegrare. Nel liceo classico il vecchio ordinamento prevedeva un'ora di storia dell'arte in terza e quarta e due ore in quinta. Dopo la Riforma le ore di storia dell'arte sono state aumentate a due per tutti gli anni del triennio. Nel liceo scientifico le ore sono rimaste invariate, e l'insegnamento artistico è stato integrato con il disegno tecnico. La Riforma ha inoltre confermato lo studio della storia dell'arte inserendola in tutti i programmi dei nuovi licei che sono stati creati: il Liceo delle scienze umane, il Liceo Linguistico, il Liceo Musicale, oltre naturalmente il Liceo artistico che è stato profondamente riorganizzato".
Conclude Gelmini: "Il ministro Maria Chiara Carrozza può dormire sonni tranquilli per l'insegnamento dell'arte. Pensi invece agli stipendi da pagare. Al ministro, descritta oggi molto dispiaciuta per aver visto andare 'in frantumi i sogni e le speranze' di ripristinare la storia dell'arte, mi permetto un consiglio: sogni un po' meno, lavori un po' di più e, soprattutto, eviti di utilizzare la scuola come ufficio di collocamento per gli amici degli amici. Non è più il tempo".
(Com/Pol/ Dire)