Zingaretti: "Buona notizia che dà senso al nostro impegno"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 3 feb. - Il Tevere non è più un problema per Scuola Viva. Abbiamo fatto un super piano di evacuazione che a Roma non ha nessuno e adesso speriamo che si accorgano che anche sulle altre criticità non ci sono più problemi e ci facciano riaprire presto". Esordisce così Serenella Pocek, presidente del centro di riabilitazione di via Crespina chiuso dal 23 gennaio, al termine della riunione in Regione Lazio di questa mattina.
"A voce hanno detto che riapriremo il prossimo venerdì, ma bisogna continuare a fare pressione. Potrebbero anche farlo prima- prosegue- visto che il Tevere non è più un ostacolo". La Onlus aveva già un piano di evacuazione, ma adesso è stato potenziato. Cosa è cambiato? "Abbiamo aggiunto delle specificità per questa zona- chiarisce subito Gino Menegazzi, ingegnere e consulente di Scuola Viva, presente al tavolo tecnico in Regione- la riunione tra me e Francesco Mele, direttore del Centro funzionale regionale della Protezione civile, ha portato a definire un ulteriore miglioramento al piano di evacuazione esistente, che già prevedeva un punto sicuro e un luogo sicuro all'interno dell'associazione. Il punto sicuro terminale- spiega Menegazzi- è la pista ciclabile posta a pochi passi dal centro, quale luogo certificato mai esondato". Una distanza limitatissima che potrà essere percorsa anche a piedi in caso di emergenza.
"Il piano era già esistente- sottolinea l'ingegnere- ma è stato ulteriormente perfezionato attraverso i suggerimenti della Protezione civile, che saranno definiti ulteriormente lunedì mattina in occasione di un altro incontro con Mele. Il documento completato lunedì sarà poi consegnato al Municipio e alla Asl, che entro venerdì potrà fare la determina di riapertura del centro".
Infine, in merito ad un'altra criticità contenuta nel decreto di revoca della Regione Lazio e relativa al personale, Pocek fa sapere di aver già elaborato "una memoria tecnica per dimostrare che su questo punto non stanno seguendo le leggi. Per noi, centro ex articolo 26, la legge prevede che dobbiamo lavorare con progetti ambulatoriali e non intensivi (codice 56). Noi non siamo una clinica- precisa il presidente- ma un centro di riabilitazione che lavora a prestazione, pertanto abbiamo bisogno di meno personale non avendo un servizio di notte".
"ScuolaViva è salva, riapre tra una settimana. In pochi giorni siamo riusciti, tutelando la legalità, a risolvere i problemi di questa bella struttura che accoglie piccoli pazienti disabili.
Un'altra buona notizia che dà senso al nostro impegno". Lo afferma in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
(Wel/ Dire)