(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 16 dic. - Pubblichiamo l'intervento dell'on.le Simona Malpezzi in merito alla giornata 'la buona scuola, il futuro è adesso tenutasi a Roma presso la sede del Partito Democratico.
Sabato a Roma eravamo in tanti al seminario conclusivo su la Buona Scuola. Testimonianza tangibile del fatto che la campagna di ascolto è stata una consultazione vera, aperta, viva che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia: dai ragazzi ai docenti, dalle famiglie ai dirigenti. E'stata una bellissima cavalcata che ci ha portato in tutta Italia a discutere di come rendere la nostra scuola migliore. Una corsa a perdifiato che ha dimostrato l'interesse del Pd a rimettere al centro dell'agenda di governo l'istruzione e il desiderio di tante donne e uomini, ragazze e ragazzi di partecipare attivamente a questo grande processo democratico in cui ognuno di loro ha avuto la possibilità di raccontare qual è la propria idea su come la scuola dovrebbe essere fatta. Questi mesi sono stati anche una straordinaria opportunità: girando per l'Italia abbiamo potuto scoprire tante realtà virtuose che, con scarsi mezzi a disposizione ma con tanta energia e idee innovative, hanno realizzato sul territorio buone pratiche che sabato hanno potuto essere rappresentate. Penso ai ragazzi del Liceo Kennedy che hanno creato una radio web interamente ideata e gestita da loro mettendo a frutto incontri con professionisti del settore oppure a Daniela Boscolo, una delle due insegnanti candidate al Golden teacher prize, che si è inventata il supermercato nel magazzino della scuola per far imparare un mestiere ai disabili o Daniele Manno che da 10 anni ha messo su un incubatore di startup per gli studenti o alla dirigente scolastica d Bari che in un bene confiscato alla mafia ha creato una sorta di dimora di ricevimenti dove lavorano gli studenti e i cui proventi vanno alla formazione e studenti, insegnanti e dirigenti del Liceo Labriola di Roma che hanno dato vita al progetto DADA che mette in campo profonde innovazioni nel modello didattico-organizzativo. Insieme al racconto di queste esperienze abbiamo dato vita a nove tavoli tematici in cui sono stati affrontati molti dei temi presenti nel rapporto del governo. E'stato un dibattito aperto le cui conclusioni sono state presentate dai coordinatori dei vari gruppi al termine dei lavori. Sono emerse idee e criticità che dovranno essere affrontate nel corso della stesura dei provvedimenti. L'obiettivo è quello di arrivare al 22 febbraio, primo anniversario del governo, con una serie d proposte concrete. Per farlo abbiamo chiesto l'aiuto di mille rappresentanti del mondo della scuola che avvertano questa battaglia come una battaglia propria e che quindi entrino nel merito dei problemi e, insieme a noi, scrivano la pagina conclusiva di questa grande riforma. Devo dire che la risposta è stata straordinaria: in poche ore ho ricevuto moltissime richieste di far parte di questo gruppo, la mia casella è stata invasa da mail piene di entusiasmo e voglia di partecipare ancora. Questo a dimostrare che, oltre le polemiche, c'è un mondo vivo che sa che il nostro obiettivo è far bene alla scuola, cambiarla, renderla un luogo più accogliente e vero centro vitale della nostra società.
(Wel/ Dire)