Il 37% studenti intervistati cambierebbe leggi immigrazione
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 15 dic. - Libertà di viaggiare, studiare, lavorare: è questa l'Europa dei giovani, fotografata dal sondaggio condotto nei mesi scorsi dal portale Diregiovani.it sul tema 'Unione europea: una buona idea?'. Grazie a un questionario diffuso nelle scuole medie e superiori di Roma e provincia, 4.441 studenti hanno potuto dire la loro sull'unione dei 28 Paesi che condividono moneta, leggi e accordi. Un limite o una risorsa? Il campione interpellato, composto al 96% da adolescenti nella fascia di età compresa tra i 14 e i 19 anni, e in cui il 59% è di sesso femminile, non ha dubbi: l'Unione europea è promossa. Per il 54% dei ragazzi infatti l'Europa rappresenta "la possibilità di viaggiare, studiare e lavorare", mentre per un altro 10% è "una voce più importante nel mondo". Ma c'è anche chi la pensa diversamente e vede nell'istituzione "uno spreco di denaro" (9%) e la "diminuzione della propria autonomia nel legiferare" (8%). Ai giovani però l'Europa piace, e il 52% dichiara di sentirsi a tutti gli effetti un cittadino della Comunità, a fronte tuttavia di un 26% che non ha ancora le idee chiare e si esprime con un "non saprei". E ancora, il 51% degli interpellati ritiene che "l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea sia stata utile".
Le esigenze e i desideri dei giovani emergono alla richiesta di indicare cos'è più importante per un cittadino europeo. La maggioranza del 34% vorrebbe "agevolare la mobilità scolastica e lavorativa", il 18% chiede di "poter acquistare in ogni Paese con gli stessi prezzi e la stessa protezione in quanto consumatore", ma anche la "possibilità di poter usare il proprio cellulare allo stesso prezzo in tutta l'Europa" (16%). Prezioso il 4% dei ragazzi che vorrebbe "l'insegnamento specifico della storia dell'Europa" in classe.
Infine, quella che appare una critica ed è sicuramente un proposito per il futuro. Alla domanda 'cosa cambieresti nell'Unione europea?', il 37% del campione non ha dubbi: "le leggi sull'immigrazione". Segue il 27% a cui non piace "la burocrazia" e il 17% che modificherebbe "la moneta unica". E poi c'è chi, il 7%, l'Unione europea la vuole esattamente com'è ora e non cambierebbe "nulla".
(Wel/ Dire)