(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 1 dic. - "I lavori dei ragazzi, con il loro linguaggio, hanno espresso il dramma della violenza sulle donne e il loro impegno é una carezza sul cuore che ci dà speranza per il futuro. Quando abbiamo iniziato sette anni fa abbiamo incontrato resistenze, oggi gli studenti hanno capito che é una questione che riguarda tutti. È necessario partire dalla scuola, serve solidarietà e rispetto dell'altro per combattere il fenomeno, serve guardare non solo dentro se stessi ma anche guardare ciò che c'é intorno". Così Donatina Persichetti, presidente della consulta femminile per le pari opportunità della Regione Lazio in occasione della premiazione del concorso 'Mai più violenza: esci dal silenzio'. Presenti, al tempio di Adriano in piazza di Pietra, gli studenti delle scuole secondarie di II grado che hanno partecipato al concorso. Esposti anche alcuni dei lavori presentati dalle scuole con l'impegno - da parte degli organizzatori - di dare la massima visibilità e diffusione alle opere realizzate.
"La violenza di genere - in base alla convenzione di Istanbul - viene considerata una violazione dei diritti umani, non è un fatto privato ma pubblico che riguarda l'intera società e non deve restare chiuso tra le mura domestiche, dobbiamo continuare a dare segnali concreti anche attraverso la prevenzione e l'educazione sentimentale che deve partire dagli adolescenti", ha scritto Laura Boldrini, presidente della Camera, in un messaggio rivolto agli organizzatori dell'iniziativa e ai ragazzi presenti.
E l'obiettivo del concorso promosso dalla consulta femminile del Lazio é proprio questo: far sì che le vittime non siano lasciate sole, che la lotta contro la violenza sulle donne non sia una battaglia solitaria di coloro che la subiscono ma sia dell'intera collettività.
(Wel/ Dire)