Quel giorno panini da casa; genitori: E sarà solo l'inizio
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 7 apr. - 'Sciopero del pasto" il prossimo 5 maggio nelle scuole materne ed elementari di Bologna. E rischia di essere solo il primo di una serie. Lo ha deciso la riunione dell'Osservatorio mense scolastiche che si è tenuta la settimana scorsa in cui si sono discussi i vari temi al centro del confronto con il Comune per il nuovo bando della refezione scolastica. Di fatto, dopo averlo a lungo annunciato come possibilità, i genitori scontenti del servizio e delle risposte del Comune sulla sua evoluzione futura, il 5 maggio manderanno a scuola i propri figli con il pasto preparato da casa (panini), segnalando contemporaneamente al servizio mensa che l'alunno risulta assente; e così, per quel giorno, Seribo non incasserà la retta dovuta (nelle mense scolastiche infatti vige la tariffa a consumo: si pagano le volte in cui si mangia).
Nella riunione dell'Osservatorio, come si legge sul sito dell'Osservatorio stesso, si è parlato degli "utili sempre più alti" di Seribo "a fronte del calo del costo delle materie prime" e della "reticenza a reinvestire in qualità (su cibi e attrezzature)"; si è parlato del nuovo appalto e delle "risposte non chiare da parte dell'amministrazione sulle procedure e sulle tempistiche"; si è discusso dell'andamento della commissione mensa cittadina e della "mancanza di risposte alle domande pressanti dei genitori nelle più svariate sedi (lettere, commissioni consiliari, incontri, interviste, giornali)". Nella riunione, però, si è anche detto che "si sono iniziati a vedere i primi risultati delle sperimentazioni di miglioramenti a breve (olio di oliva e incremento frutta, incremento lavastoviglie e eliminazione di parte delle stoviglie usa e getta) ma tardano ad arrivare impegni chiari e concreti sul futuro". Il che preoccupa le famiglie.
Lo scontento, stando sempre a quanto racconta il sito dell'Osservatorio, si incardina su tre-quattro questioni: tariffe "troppo alte", genitori che si sentono "in credito" verso i "grandi utili" di Seribo, garanzie non sufficienti sul bando. Fatto sta che "proponiamo come giornata di mobilitazione per lo sciopero del pasto il 5 maggio 2014, la prima di altre giornate che potranno seguire se non riceveremo risposte".
Rispetto a questa scelta, si legge ancora, "sarà assolutamente necessaria la collaborazione attiva di tutte le commissioni mensa scuola per diffondere l'informazione e chiedere supporto a tutti i genitori, seguire l'organizzazione pratica della giornata presso la propria scuola (contattare i dirigenti e il corpo insegnanti, identificare le modalità possibili-migliori per la riuscita dell'astensione)".
(Wel/ Dire)