(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 7 ott. - In piazza a Roma per protestare "contro l'attuale situazione della scuola". Gli studenti sono tornati a manifestare, a Roma, venerdi' mattina con un corteo, partito dalla stazione metro di Piramide, organizzato dai licei della Capitale. Erano un centinaio, dietro striscione di apertura in cui si leggeva: "Vogliamo fatti, non scendiamo a patti". E' stato anche acceso anche qualche fumogeno colorato.
Nel pomeriggio, poi, e' partita invece una protesta da parte del Coordinamento scuole di Roma con appuntamento alla metro di Garbatella per recarsi in corteo al palazzo della Regione, dove si terra' un presidio. "Siamo stanchi della immobilita' di questo Governo, che non fa niente per risolvere i problemi della scuola ma non solo. Allora ci muoviamo noi, contro scelte che tutelano solo gli interessi dei politici e delle loro finanze". È quanto ha dichiarato uno degli studenti organizzatori della manifestazione in corso a Roma, Lucio Luzzatto.
Ma il corteo e' stata anche l'occasione per ricordare la strage di migranti avvenuta ieri a Lampedusa: "È colpa di una legge orribile- ha commentato- che questo Governo non cambia". Il corteo degli studenti e' arrivato a Termini, dove la manifestazione si e' sciolta. I ragazzi, prima di giungere nel piazzale della stazione si sono fermati per "dedicare un momento ai 'No tav' che- hanno spiegato- non sono dei criminali come vogliono farci credere ma persone che lottano per quello in cui credono". Gli studenti hanno appeso uno striscione alle impalcature di un palazzo in cui si legge: "Popoli in rivolta scrivono la storia. 'No tav' fino alla vittoria".
Alla fine, gli studenti si sono salutati dandosi appuntamento alle prossime mobilitazioni.
(Wel/ Dire)