(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 7 ott. - Venerdi' molte scuole e universita' si sono fermate per rispettare il minuto di silenzio richiesto dal ministero dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, per la tragedia che ha visto come protagonista l'isola di Lampedusa. "Molte, ma non tutte". È quanto emerge da un'indagine condotta dal portale Skuola.net.
Nello specifico "circa il 20% degli studenti ha confessato di non averlo fatto, continuando il normale svolgimento delle lezioni". Non manca poi chi ha osservato il silenzio per quei 60 secondi pur non comprendendone bene il perche', visto che "il 30% dei ragazzi ha dichiarato che i suoi insegnanti non si sono soffermati a parlarne con lui. Per 1 studente su 5, poi, oggi e' stato un giorno come tutti gli altri".
Cio' che colpisce dall'analisi condotta dal portale e' che "anche chi il minuto l'ha rispettato, ha dimostrato di essere attaccato di piu' ai programmi scolastici che alla discussione dei fatti di attualita': nessun loro approfondimento ha contribuito alla formazione del pensiero critico degli studenti. Questo, contro la meta' degli studenti, il 50%, che non solo ha affermato di essersi fermato per qualche istante insieme alla sua classe, ma che ne ha anche parlato insieme ai suoi insegnanti, disponibili a sacrificare la loro ora o parte di questa per spiegare ai ragazzi quanto accaduto".
(Wel/ Dire)