(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 7 ott. - "Il mondo della scuola presenta ancora tante criticita', da troppo tempo irrisolte: l'edilizia scolastica, il precariato, la non sempre adeguata gratificazione professionale ed economica della professione di insegnate". Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso nel suo intervento nella sala degli Atti parlamentari del Senato, in occasione del convegno celebrativo della Giornata mondiale Unesco dell'Insegnante - "IV Edizione della manifestazione "Cento Piazze".
"Istruzione, formazione e cultura- spiega Grasso- devono essere considerate prioritarie e poste centro degli obiettivi strategici per lo sviluppo civile e morale del Paese e per una crescita economica durevole, come gia' alcuni atti del governo Letta hanno iniziato a fare. Questa e' la strada che dobbiamo seguire".
"Il recente concorso per il reclutamento di docenti, seppur con diverse problematiche- sottolinea il presidente del Senato-, e' un primo passo per affrontare almeno parte dei problemi.
Occorrera', per il futuro, una migliore capacita' di programmazione delle politiche del personale, al fine di garantire una adeguata consistenza del corpo docente e limitare, se non azzerare, il fenomeno del precariato, che da troppi anni affligge il mondo dell'insegnamento ed e' causa di demotivazione per i docenti e deterioramento del loro status professionale".
Ma, osseeva Grasso, "gli insegnanti non devono essere lasciati soli nella loro attivita', soprattutto nelle aree del Paese considerate "difficili", laddove la piaga della dispersione scolastica e' ancora drammaticamente presente. Talvolta si dimentica il quotidiano lavoro di migliaia di maestri ed educatori che cercano, giorno per giorno, tra enormi difficolta', ma con passione e altissimo senso civico, di strappare dalle mani delle mafie giovani che troppo facilmente ancora vengono sedotti dalle lusinghe di una criminalita' senza scrupoli, che usa spesso bambini fin dalla piu' tenera eta' per traffici criminali di ogni tipo. Non possiamo dimenticarci, cari maestri, che se quei giovani possono sperare di poter condurre una vita onesta e dignitosa e' grazie soprattutto al vostro lavoro quotidiano e alla vostra dedizione".
(Wel/ Dire)