(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 25 nov. - I figli vanno male a scuola e i genitori hanno problemi di lavoro. Non e' un assioma per giustificare i fannulloni, ma la condizione di un ragazzo su quattro che frequenta uno dei 267 doposcuola parrocchiali della diocesi di Milano.
E' quanto emerge dalla ricerca condotta dalla Caritas Ambrosiana tra i 7 mila bambini e adolescenti che vengono aiutati dai volontari ogni pomeriggio.
Di un campione rappresentativo di 824 ragazzi, il 25% proviene da una famiglia che ha chiesto aiuto al centro di ascolto parrocchiale per problemi economici e la meta' ha uno dei genitori che nell'ultimo anno ha perso il lavoro.
"Se questi dati fossero confermati da altre ricerche, ci troveremo di fronte ad una situazione allarmante - commenta don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana -, perche' vorrebbe dire che la crisi si sta avvitando su se stessa, impoverendo le famiglie piu' deboli e creando le condizioni perche' domani saranno piu' vulnerabili anche i loro figli. E' una spirale che non possiamo permetterci".
I doposcuola parrocchiali sono frequentati in maggioranza da ragazzi con uno o entrambi i genitori italiani (51,8%), ma la stragrande maggioranza, pari al 72,5%, e' nato in Italia. Il 10,9% degli alunni era gia' stato respinto prima della iscrizione al doposcuola, 19,5% alunni in ritardo rispetto all'eta' anagrafica. Questi ultimi sono i figli di immigrati arrivati in Italia gia' in eta' scolastica e che sono stati inseriti in classi inferiori.
"Tutte le scuole devono accogliere in ugual misura gli alunni con cognome straniero - denuncia Francesco Cappelli, assessore comunale all'Istruzione -. Ma non tutte le fanno, perche' c'e' una mentalita' diffusa per cui la qualita' di una scuola dipende dalla sua utenza. Questo non e' accettabile. Ogni scuola ha il dovere di offrire un'istruzione di qualita' a qualsiasi ragazzo".
Dalla ricerca emergono anche alcune curiosita'. La materia piu' ostica per i ragazzi italiani e' la matematica, seguita dall'italiano e dall'inglese, mentre per quelli stranieri e' l'italiano, seguito da matematica e storia.
Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)