(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 25 mar. - Un "blitz". Cosi' l'Anief accoglie la decisione annunciata ai sindacati dal ministro Profumo di voler avviare "unilaterlamente" una sperimentazione nelle scuole statali, al fine ridurre di un anno il percorso di studi, con gli esami di maturita' anticipati quindi a 18 anni, "avanzando inesistenti motivi di adeguamento del percorso di studi italiano a quelli europei".
Profumo, si legge nella nota Anief, ha anche spiegato che i percorsi da intraprendere, sempre sperimentalmente, saranno tre: anticipare a 5 anni la scuola primaria, eliminando quindi un anno di scuola d'infanzia; ridurre di un anno, probabilmente l'ultimo, la scuola primaria; cancellare il primo o secondo anno di corso della scuola secondaria di primo grado. L'associazione "respinge indistintamente tutte e tre le ipotesi. Prima di tutto perche' si tratta di percorsi che ci allontanano, anziche' avvicinarci, ai modelli di studio in vigore nei Paesi piu' avanzati dell'area Ocse. In secondo luogo perche' si tratta dell'ennesima riforma, mascherata da proposta migliorativa, che ha un solo obiettivo: cancellare almeno altri 50mila posti di lavoro, dopo i 200mila gia' spariti, per le solite esigenze di "cassa", negli ultimi sei anni. Il terzo motivo e' che un ministro dimissionario, appartenente ad un Governo che non c'e' piu' e privo di consenso elettorale, deve limitarsi all'ordinaria amministrazione, non di certo all'introduzione di sperimentazioni che giocano contro la formazione dei nostri giovani". Secondo il presidente Marcello Pacifico, "i nostri alunni non hanno bisogno di percorsi di studio ridotti, ma di una maggiore alfabetizzazione, all'interno di una scuola di qualita'. Le emergenze sono altre, come l'abbandono universitario del 25% e quello della scuola dell'obbligo ancora maggiore. Ma anche introdurre un serio apprendistato, come avviene in Germania dove oltre un milione e mezzo di alunni sono stati introdotti al lavoro attraverso questo prezioso percorso formativo. Sarebbe poi importante introdurre l'organico funzionale negli istituti, con la gestione delle risorse umane finalmente delegata ad ogni singola scuola autonoma. Ma anche avviare un albo di 'orientatori', composto da formatori esperti cui rivolgersi per unificare le esigenze degli studenti della scuola medio-superiore e dell'universita'. Il ministro Profumo- conclude Pacifico- la smetta con questi blitz, utili solo a ridurre spese e a farsi pubblicita' sulla pelle di milioni di giovani cui si vuole negare un anno di tempo scuola e un diritto all'istruzione completa costituzionalmente garantito". (Ami/ Dire)