IL WRESTLER SANTINO MARELLA A STUDENTI: "PARLATE CON ADULTI".
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 25 mar. - 'Non vedo, non sento, non parlo'. È spesso questo l'atteggiamento che i ragazzini assumono davanti agli atti di violenza perpetrati ai danni di un loro compagno. Per rompere il silenzio che alimenta il fenomeno del bullismo e' ripartita la campagna 'Be A STAR'. Un progetto creato dal WWE (World Wrestling Entertainment) e The Creative Coalition, in collaborazione con l'e'quipe di psicoterapeuti dell'Istituto di Ortofonologia (Ido), per dire ad ogni ragazzo: 'Non essere un bullo, sii una stella'.
Cosi' Santino Marella, l'italian stallion del Wrestling, alto un metro e settantanove per centosei chilogrammi, ha incontrato il 13 marzo le classi di prima e seconda media dell'Istituto comprensivo 'Alessandro Magno'. "Chi subisce violenza deve parlare con gli adulti, genitori o insegnanti. È importante confidarsi con una persona di cui ci si possa fidare per farsi aiutare". E' questo il primo consiglio che il lottatore ha dato agli studenti. Come comportarsi allora davanti alle minacce di un bullo? 'The Milan Miracle' ha subito la risposta: "Dapprincipio e' meglio ignorarle, magari in questo modo il bullo si ferma. Se invece continua con le sue aggressioni- ha precisato Marella- andate a parlare con un adulto".
Il wrestler ha confessato agli studenti di non essere mai stato vittima di bullismo perche' da piccolo praticava lo Judo. Per questo motivo "consiglio lo sport a tutti i ragazzini. Se i giovani giocano insieme imparano un modello di interazione sociale positiva, si scaricano e non si mettono poi a fare i bulli. Anche il wrestling va bene, perche' qualsiasi sport di gruppo aiuta a sviluppare la competenza sociale e tutti quegli strumenti necessari per combattere il bullismo". Certo, il wrestling "non e' reale- ha poi precisato Santino- e' uno show e voi- rivolgendosi agli studenti- non dovete imitarci, perche' e' pericoloso. Tutto quello che facciamo e' studiato e provato". Santino Marella e' un testimonial convinto, parla ai ragazzi perche' sa che con il dialogo si puo' creare "una differenza nella vita di tutti, dei piccoli come dei grandi. Stiamo cercando di sviluppare una mentalita' migliore per le future generazioni". Per il lottatore italo-canadese sono tre le regole che i giovani dovrebbero seguire: "Parlare con gli adulti, prestare attenzione ai bulli per farli rendere conto di quello che fanno, e non rispondere mai alle loro aggressioni con la violenza. Non e' facile- ripete Santino- ma cercare soluzioni diverse e' simbolo di forza e di carattere". Farsi ascoltare ed aiutare da insegnanti e genitori deve essere la prima reazione della vittima, proprio perche' il bullismo avviene lontano dallo sguardo degli adulti e nel mutismo degli adolescenti. Per le nuove generazioni non si tratta sempre di violenza fisica, molto piu' diffusa e' quella elettronica.
Il cosiddetto cyberbullismo che si materializza nell'invio di foto, messaggi o frasi offensive scritte sulle bacheche dei social network, e non solo. "Le azioni online hanno sempre conseguenze reali- ricorda la campagna di WWE- i social network sono divertenti ma possono essere pericolosi! Attenzione ai dati/informazioni che pubblichiamo!". Cosa fare se si subisce violenza? "Usare la testa, rompere l'omerta', rivolgersi agli adulti e aiutare le vittime", conclude cosi' il WWE.
(Wel/ Dire)