(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 18 mar. - Andrea Canevaro, uno tra i massimi esperti di pedagogia speciale, ha lanciato una provocazione nel corso di un recente incontro di formazione con i tutor per disabili del comune di Carpi (Modena): gli alunni disabili sono privilegiati nell'uso delle tecnologie rispetto ai loro compagni.
In classe, infatti, i disabili possono usare dispositivi tecnologici e internet piu' liberamente e nel caso degli studenti con disturbo specifico di apprendimento, i compiti a casa e i compiti in classe sono facilitati. Secondo Canevaro cio' potrebbe provocare isolamento e non incoraggiare atteggiamenti collaborativi tra gli studenti. La soluzione? "Ripensare al sostegno scolastico non piu' identificandolo nella figura del docente specializzato che affianca lo studente in un rapporto individualizzato ma come una rete di interventi. L'alternativa al modello attuale di integrazione scolastica e' quello di evitare forme assistenziali e unilaterali di intervento che possono trasformarsi in strumenti di esclusione a favore quindi di una rete di sostegno". A Carpi si sperimenta da due anni la formula del tutor coordinatore della rete si sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado.
(Wel/ Dire)