DE LUCA: 'E' COME IL CALCIO. SONO TUTTI ALLENATORI MA MANCA QUALITA' INFORMAZIONE'
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 11 mar. - Una casa con le pareti di vetro. Deve essere percepita cosi' la scuola secondo la giovane preside dell'Istituto comprensivo La Giustiniana di Roma, Anna Maria De Luca (videointervista www.dire.it). "È vero che la scuola ha poche risorse, e quindi deve chiederle, pero' e' anche vero- prosegue il dirigente scolastico- che deve dare un bilancio sociale e spiegare attraverso i media che cosa fa per i ragazzi. Perche' la formazione e il futuro dell'Italia passa attraverso la scuola, un nodo cruciale- precisa De Luca- non per niente il giudice Caponnetto diceva che le mafie hanno piu' paura della scuola che della magistratura".
Eppure, per la preside "c'e' un deficit di comunicazione. La stampa non da' spazio alla scuola se non quando succede qualche tragedia, qualche catastrofe. Le buone pratiche ci sono ma rimangono nella stampa settoriale, non arrivano mai al grande pubblico". Il vero problema, per Anna Maria De Luca, e' che la scuola "e' un po' come il calcio. Tutti ne parlano perche' tutti sono andati a scuola o hanno figli che vanno a scuola, ma se ne parla con superficialita'. Tutti sono pronti a fare gli allenatori e dire cosa si deve fare, manca invece la qualita' nell'affrontare temi e discorsi".
Il dirigente crede sia necessario che la stampa "metta in luce l'importanza della scuola. Oggi quando si parla di scuola, si parla di contratti, posti di lavoro, di docenti e poco di studenti. Allo stesso modo, pero', la scuola dovrebbe aprirsi per fare entrare il mondo reale, la contemporaneita'".
Alla Giustiniana si fa tanto. Dall'insegnamento delle regole all'uso dei prodotti riciclati: "'Regoliamoci' e' un progetto destinato alla scuola primaria e secondaria di primo grado per insegnare ai ragazzi il senso delle regole. Nonostante questo anno sia stato difficile- aggiunge De Luca- per lo sciopero dei docenti contro il governo, siamo riusciti comunque ad avviare molte attivita'. Penso al progetto per il riciclo, 'Carta la Carta', dove le famiglie portano la carta usata e noi la rivendiamo alla cartiera, mostrando ai ragazzi che non devono buttare il foglio, perche' quel foglio puo' avere un'altra vita. Stiamo inoltre cercando di diventare una scuola 2.0, mettendo la biblioteca in rete e comprando nuove lim (lavagne interattive) per puntare di piu' verso le nuove tecnologie. Il passaggio che si deve fare- precisa- e' portare il docente ad insegnare con la lim in classe, quale nuova modalita' di destrutturazione dello spazio e del tempo della didattica".
Per l'inglese e' stato attivato un laboratorio teatrale pomeridiano, in modo da far "capire ai ragazzi che si tratta di una lingua viva. Aderiamo anche al Comenius, cercando di far entrare un po' di Europa in questa scuola- conclude la preside- e un po' di questa scuola in Europa".
(Wel/ Dire)