(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 11 mar. - Scuola, arriva il nuovo sistema di valutazione. Il Consiglio dei ministri ha pronunciato oggi il si' definitivo dopo i relativi passaggi in Parlamento e diversi mesi di gestazione. Alcuni sindacati come la Flc Cgil e partiti come Pd e Sel avevano chiesto lo stop del provvedimento al ministro Francesco Profumo secondo cui, pero', sul tema "e' stato fatto un lungo lavoro che andava completato". La riforma della valutazione arriva in applicazione al decreto sulle semplificazioni varato dal governo Monti nel 2012 fa e rimette mano alle procedure per dare le 'pagelle' a scuole, insegnanti, presidi.
I test di valutazione degli apprendimenti degli studenti (Invalsi) si 'allargano' e arrivano in quinta superiore. Le scuole dovranno predisporre piani di miglioramento, una volta conosciuti i livelli delle loro performance e dovranno autovalutarsi. E, soprattutto, per la prima volta, l'Istituto di valutazione (Invalsi) analizzera' il cosiddetto valore aggiunto, ovvero il grado di miglioramento o peggioramento di uno studente fra ingresso e uscita da una data scuola. Ecco i punti centrali del regolamento. Il nuovo sistema si basera' su tre 'gambe', cosi' come aveva gia' proposto l'ex ministro Mariastella Gelmini: l'Invalsi, l'Istituto che attualmente si occupa di rilevare gli apprendimenti degli studenti, l'Indire (l'Istituto che segue la formazione degli insegnanti), gli ispettori. Ruolo da protagoniste anche per le scuole che saranno il punto di partenza del processo attraverso procedure di autovalutazione.
LE NUOVE REGOLE - Almeno ogni tre anni il ministro dell'Istruzione dovra' indicare le priorita' "strategiche" della valutazione del sistema educativo di cui l'Invalsi dovra' tenere conto. Nella sede dell'Istituto verra' insediata (senza oneri aggiuntivi) una conferenza di coordinamento del nuovi Sistema di valutazione PIU' TEST PER TUTTI - Si allarga la mappa delle classi toccate dai test di valutazione degli apprendimenti dei ragazzi. Le rilevazioni saranno fatte su "base censuaria" in II e V elementare, I e II media, II superiore come gia' accade ora, ma si aggiunge la V superiore.
INVALSI 'TESTA' DEL SISTEMA - A guidare il sistema a tre gambe sara' l'Invalsi, che, fra l'altro, dovra' elaborare i calendari delle visite da parte dei valutatori esterni nelle scuole.
Secondo il modello nord-europeo. L'Istituto definira' gli indicatori di efficienza a cui le scuole e i loro dirigenti dovranno rispondere. L'Indire (Istituto per lo sviluppo dell'autonomia scolastica) dovra' sostenere i "processi di innovazione" delle scuole favorendo l'uso delle nuove tecnologie in ambito didattico. Sara' la spalla dei presidi, insomma, per l'aggiornamento e la formazione dei docenti anche attraverso la creazione di ambienti di e-learning.
IL RITORNO DEGLI ISPETTORI - Ritornano gli ispettori. Faranno parte dei nuclei di valutazione che si recheranno nelle scuole. IL PROCESSO DI VALUTAZIONE - Parte nelle scuole che dovranno autovalutarsi in base ai dati forniti dall'Invalsi che per la prima volta analizzera' il valore aggiunto degli istituti, ovvero il grado di miglioramento conseguito dagli studenti fra l'ingresso e l'uscita da una data scuola. Ci saranno poi valutazioni esterne da parte dei nuclei di ispettori. Gli istituti scolastici dovranno scrivere piani di miglioramento per innalzare le loro performance. I risultati raggiunti dovranno essere resi pubblici "in una dimensione di trasparenza". (Ami/ Dire)