UNA SFILATA DI COLLANE E ABITI DI PLASTICA CREATI DAI RAGAZZI DI TUTTA EUROPA.
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 4 mar. - Uno scambio culturale che mette insieme studenti e professori di differenti nazioni per sviluppare un confronto sulle diverse esperienze di studio e sui programmi didattici adottati nei vari paesi europei. È il progetto Comenius, che a febbraio ha visto come scuola ospitante l'Istituto comprensivo Luigi Settembrini di Roma. Lunedi' 25 febbraio si e' ufficialmente aperta la settimana di 'scambio culturale' e ad animare i corridoi adiacenti l'aula magna del liceo Giulio Cesare, che condivide diversi spazi con il Settembrini, sono stati i tantissimi abiti e oggetti decorativi creati dai 27 ragazzi provenienti da Polonia, Germania, Grecia, Danimarca e Turchia. Gli adolescenti hanno messo in scena una vera e propria sfilata, denominata 'fashionshow', in cui hanno mostrato gonne, magliette, vestiti e gioielli creati solo con prodotti riciclati, perche' il tema del viaggio romano e' stato appunto 'il riciclo'.
Se in Germania, quindi, il 2012 si e' chiuso con le energie rinnovabili, a Roma il 2013 e' partito dalla creativita' degli studenti: tappi di bottiglia trasformati in orecchini e collane, la carta da giornale in gonne e bustini, mentre la plastica e' stata utilizzata per miniabiti e braccialetti. Giovanni Manica, 11 anni, e Margherita Contri, 12 anni, sono stati i testimonial dell'iniziativa romana. Hanno aperto la giornata invitando le diverse delegazioni di studenti stranieri a raccontare le loro esperienze in tema di riciclo. Questi due piccoli cittadini europei erano gia' stati in Germania: "un'esperienza bella, un momento di grande responsabilita' poiche' rappresentavamo il nostro paese e allo stesso tempo un confronto intenso con i ragazzi di altre nazioni. Ci e' molto piaciuto". Insomma, il Comenius e' un progetto che non si limita a far confrontare paesi diversi, ma anche giovanissimi non sempre provenienti dalle grandi metropoli. "Ad incontrarsi sono le piccole e grandi citta'- ha concluso la docente Fiorella Gentili, coordinatrice del progetto- dal paesino polacco alla capitale romana".
(Wel/ Dire)