"LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI MINORI DEVE PREVALERE"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 27 mag. -"No all'uso generalizzato di webcam negli asili nido. La tutela della personalita' e della riservatezza dei minori deve prevalere rispetto alle esigenze di genitori e strutture scolastiche". Lo ha stabilito il Garante privacy (doc.web n. 2433401) che, si legge in una nota, "ha vietato l'uso delle webcam installate in un asilo nido privato di Ravenna. Nel corso dell'istruttoria avviata a suo tempo dall'Autorita' per conoscere le modalita' di funzionamento e gli scopi delle webcam, la societa' che gestisce l'asilo aveva spiegato che il sistema era stato installato come deterrente contro i malintenzionati, ma soprattutto per fornire un servizio che consentisse via web, ai genitori impegnati al lavoro, di monitorare costantemente in presa diretta cio' che i loro figli facevano".
Nel suo provvedimento il Garante ha ricordato innanzitutto, anche in riferimento a quanto precisato dalla Commissione europea, che "l'impiego di sistemi di videosorveglianza deve risultare effettivamente necessario e proporzionato agli scopi che si intendono perseguire, tanto piu' quando si tratta di dispositivi particolarmente invasivi come le webcam.
L'installazione di webcam, per stessa ammissione dell'asilo nido, era finalizzata a venire incontro alla tranquillita' dei genitori piuttosto che a salvaguardare la sicurezza dei minori. Ma anche ammesso che l'obiettivo fosse quello di tutelare l'incolumita' dei minori, tale finalita' andrebbe comunque perseguita bilanciandola con altri interessi fondamentali del bambino, quali la sua riservatezza e il libero sviluppo della sua personalita'. Non sono emersi, peraltro, neanche nelle argomentazioni addotte dall'asilo nido elementi che giustificassero il ricorso all'installazione a fini di sicurezza". Il collegamento telematico, inoltre, "non assicurava sufficienti tutele ai minori: in primo luogo, la visione da parte dei genitori non era limitata alle sole attivita' del proprio figlio, ma si estendeva naturalmente anche a quelle degli altri minori e agli insegnanti; in secondo luogo, il sistema non garantiva che anche altri, oltre ai genitori muniti di credenziali per l'accesso, potessero visionare le immagini: circostanza questa che apriva al possibile rischio che le immagini potessero poi essere registrate e usate anche a fini illeciti". Il Garante ha dunque dichiarato "illecito il trattamento dei dati operato e ha vietato all'asilo nido l'ulteriore trattamento delle immagini".
Ha commentato Antonello Soro, presidente dell'Autorita': "Sistemi di controllo cosi' intrusivi come le webcam devono essere usati con estrema cautela perche', oltre a incidere sulla liberta' di insegnamento, possono ingenerare nel minore, fin dai primi anni di vita, la percezione che sia 'normale' essere continuamente sorvegliati, come pure condizionare la spontaneita' del rapporto con gli insegnanti. La tranquillita' dei genitori non puo' essere raggiunta a scapito del libero sviluppo dei figli. Non possiamo, per placare le nostre ansie di adulti, trasformare la societa' in cui viviamo in un mondo di ipersorvegliati, a partire dai nostri bambini".
(Wel/ Dire)