(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 27 mag. - A Bologna la A - opzione contraria alla prosecuzione del finanziamento - ha vinto il referendum consultivo sui finanziamenti del Comune alle scuole private.
La A ha vinto il referendum bolognese nonostante un "ampio schieramento di forze politiche e sociali abbia sostenuto la B con tutto il proprio peso", sottolinea il comitato Articolo 33, perche' la citta' ha "colto lo spirito democratico e propositivo" della consultazione, per "rilanciare" la difesa della scuola pubblica nel rispetto del "modello di civilta' e convivenza" che Bologna ha sempre avuto.
L'amministrazione comunale "dovra' tenerne conto, a partire dal Consiglio comunale- continuano i referendari- che entro tre mesi dovra' deliberare in merito". Da Bologna parte oggi un "forte messaggio" per tutto il Paese, chiosano i referendari: "La scuola pubblica e' la scuola laica e di tutti".
"La bassa affluenza alle urne che avevo ipotizzato gia' in tempi non sospetti e' confermata". Sandro Alberani, segretario della Cisl di Bologna ed esponente del fronte B, commenta cosi' l'esito del referendum bolognese sui fondi comunali alle scuole private. Per Alberani ne emerge una "bocciatura dello strumento referendum da parte della citta'", una cosa che "dico anche con una certa amarezza, perche' si tratta di uno strumento previsto che pero' non ha trovato riposta e attenzione da parte dei bolognesi". Per il sindacalista, "e' chiaro che un'affluenza di questo genere condiziona anche il risultato".
Per quanto riguarda i sostenitori della B, "abbiamo fatto bene a porci soprattuto in una dimensione informativa, con una campagna non ideologica- afferma Alberani- che ha voluto informare soprattuto la citta' su questo sistema che molti non conoscevano".
(Wel/Dire)