DIREGIOVANI.IT HA RACCOLTO LE OPINIONI SUL VALORE DEL VIAGGIO DELLA NAVE DELLA LEGALITÀ
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 20 mag. - Dare forma e contenuto al significato della parola 'mafia'. Una parola che in forma distorta puo' arrivare con molteplici sfaccettature e declinazioni nella percezione dello studente. O talvolta, restare un concetto astratto e avulso dalla realta', verosimile e non reale. E' questo l'obiettivo che si e' posto quest'anno il concorso 'Geografia e Legalita': sconfiggere le mafie nella mia regione'. A promuovere l'iniziativa sono La Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca. L'intento e' quello di assicurare ad ogni regione una delegazione rappresentativa di studenti e docenti che partecipassero al viaggio della Nave della Legalita' e alle iniziative che si svolgeranno a Palermo il prossimo 23 maggio. Nell'anno in cui si celebra il XXI Anniversario delle stragi di Capaci e di via d'Amelio, l'inivito a tutti gli studenti italiani delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado a riflettere e' stato quello di riflettere sull'importanza di quei tragici awenimenti.
Diregiovani.it ha raccolto le opinioni sul valore del viaggio della Nave della Legalita' di alcuni docenti referenti di scuole finaliste al concorso.
- Risponde Stefania Martegani, docente vicepreside del Liceo Linguistico 'Giovanni Falcone' di Bergamo: D. La legalita' e' un valore che si impara anche fra i banchi di scuola. Qual e' il senso formativo di un'esperienza come quella della partecipazione al viaggio della Nave della Legalita'? 'La partecipazione al viaggio della Nave della legalita' costituisce un'esperienza unica per i nostri studenti, soprattutto perche' il viaggio a Palermo rappresenta l'occasione per acquisire da vicino la consapevolezza dell'eredita' che Giovanni Falcone ha lasciato a noi tutti, ma in particolar modo ai giovani.Gli studenti che il 23 maggio saranno a Palermo fanno parte di una generazione che non ha vissuto direttamente i tragici eventi di quegli anni. Se e' vero che la memoria storica e' il presupposto imprescindibile su cui costruire un futuro di civilta' e di legalita', ebbene questo viaggio rappresenta il momento piu' significativo di un percorso iniziato a scuola e finalizzato a far prendere coscienza ai ragazzi di essere coloro sulle cui gambe, come diceva Falcone, continueranno a camminare le sue idee e le sue tensioni morali e civili. A cio' contribuira' anche la condivisione dell'esperienza a Palermo con centinaia di altri giovani studenti, provenienti da zone geografiche e da realta' diverse tra loro.Per gli studenti di un liceo come il nostro - intitolato a Giovanni Falcone dal 1993 per volonta' dei loro compagni di scuola di allora - studenti che, fin dai primi giorni di scuola, hanno modo di conoscere ' la storia' di Falcone, di Borsellino e dei ragazzi delle loro scorte, si aggiunge l'emozione profonda di trovarsi a Palermo, sotto la casa del 'loro' giudice, vicini al grande albero sempreverde simbolo di speranza e di vita'.
D. L'applicazione della legalita' e' anche il rifiuto di tutti quei comportamenti altrimenti prevaricatori. Il bullismo e' emblema della prevaricazione fra i ragazzi e, spesso, si esprime nel consesso scolastico. Come, la partecipazione agli eventi legati al viaggio della Nave della Legalita', puo' essere strumento utile anche per dire no al bullismo? 'Attraverso, appunto, la con-divisione, la com-partecipazione, la sensazione di trovarsi sulle navi prima e poi per le vie e le piazze di Palermo uniti all'insegna di valori come l'impegno , il senso del dovere, la coerenza con i propri ideali, la fedelta' ad essi, il senso di appartenenza alla societa' civile, il sentirsi 'cittadini' di un'unica civitas in cui l'essere umano e' chiamato a 'partecipare' come soggetto attivo e responsabile, nel rispetto di se stesso, dell'altro da se', dei propri coetanei, degli adulti, in nome di regole e di principi comuni e condivisi'.
D. Il Miur e' promotore e garante di progetti per istruire alle buone pratiche finalizzate alla formazione dei cittadini italiani del domani. La Nave della Legalita' ne e' esempio. Qual e' l'importanza di questo tipo di investimenti organizzativi e partecipativi attuati dal dicastero? 'Considero fondamentali questi tipi di investimenti attuati dal dicastero, proprio per il coinvolgimento diretto e attivo dei protagonisti della vita scolastica, gli studenti e i loro docenti, in eventi - di grande impatto emotivo e di profondo valore educativo - che permettono ai ragazzi di 'ri-vivere' i momenti piu' significativi della storia del nostro paese e di costruire 'insieme' una condivisa memoria storica'.
- Risponde Loredana Zurzolo, docente del Liceo Linguistico 'Giovanni Falcone' di Bergamo: D. La legalita' e' un valore che si impara anche fra i banchi di scuola. Qual e' il senso formativo di un'esperienza come quella della partecipazione al viaggio della Nave della Legalita'? 'Il viaggio sulla Nave della Legalita consentira' il confronto , lo scambio e l' approfondimento delle conoscenze acquisite sui banchi di scuola. Attraverso l' esperienza gli studenti verificheranno lo star bene con gli altri in un clima di condivisione di alti ideali'.
D. L'applicazione della legalita' e' anche il rifiuto di tutti quei comportamenti altrimenti prevaricatori. Il bullismo e' emblema della prevaricazione fra i ragazzi e, spesso, si esprime nel consesso scolastico. Come, la partecipazione agli eventi legati al viaggio della Nave della Legalita', puo' essere strumento utile anche per dire no al bullismo? 'La partecipazione a conferenze sul tema della legalita' , la lettura di testi o la visione di documentari ad hoc,. le discussioni e i dibattiti in classe sono strumenti che permettono ai giovani di crescere in modo armonioso per se stessi e nel gruppo'.
D. Il Miur e' promotore e garante di progetti per istruire alle buone pratiche finalizzate alla formazione dei cittadini italiani del domani. La Nave della Legalita' ne e' esempio. Qual e' l'importanza di questo tipo di investimenti organizzativi e partecipativi attuati dal dicastero? 'Il viaggio pertanto sara' occasione concreta per conoscere studenti , docenti , esperti di tutta Italia, trovando punti di incontro e rispettando sempre il proprio punto di vista e quello degli altri'.
- Risponde Roberta Anselmo, docente dell'Isa 'F. Muzi' de L'Aquila: D. La legalita' e' un valore che si impara anche fra i banchi di scuola. Qual e' il senso formativo di un'esperienza come quella della partecipazione al viaggio della Nave della Legalita'? 'Il senso formativo del viaggio sulla Nave della Legalita' sta nel condividere con gli studenti e i docenti di tutta Italia un percorso didattico-educativo comune, improntato ai valori della legalita' che due eroi moderni come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno posto alla base della loro vita e per i quali sono morti. L'incontro concreto tra studenti, docenti, operatori, cittadini comuni, nello scenario dei luoghi reali dove questi eroi sono vissuti, rafforza ulteriormente la motivazione e l'impegno di tutti'.
D. L'applicazione della legalita' e' anche il rifiuto di tutti quei comportamenti altrimenti prevaricatori. Il bullismo e' emblema della prevaricazione fra i ragazzi e, spesso, si esprime nel consesso scolastico. Come, la partecipazione agli eventi legati al viaggio della Nave della Legalita', puo' essere strumento utile anche per dire no al bullismo? 'La partecipazione agli appuntamenti proposti in questa manifestazione e' un'esperienza che tutti gli studenti dovrebbero fare e che sarebbe certamente utile per scoraggiare il fenomeno del bullismo. E cio' perche' e' un'occasione concreta sia per sperimentare il concetto di osservanza delle regole, tolleranza e rispetto delle diversita', che per confrontare esperienze cosi' diverse eppure cosi' simili che gli studenti vivono nelle diverse realta' locali, nel momento in cui tra coetanei si sperimentano fenomeni di violenza, prepotenza e sopraffazione'.
D. Il Miur e' promotore e garante di progetti per istruire alle buone pratiche finalizzate alla formazione dei cittadini italiani del domani. La Nave della Legalita' ne e' esempio. Qual e' l'importanza di questo tipo di investimenti organizzativi e partecipativi attuati dal dicastero? 'Posso affermare con assoluta certezza che questa iniziativa e' un investimento che vedra' i migliori risultati nel prossimo futuro: tutti gli studenti e i docenti dell'Istituto che finora hanno partecipato, sono tornati con una forza ed un entusiasmo indescrivibili. Si rimane stupiti in positivo per l'organizzazione perfetta sia del viaggio che del convegno serale, momento importantissimo per un confronto diretto tra gli studenti e le istituzioni. Oltre agli incontri in aula bunker o nei villaggi della legalita', il momento decisamente piu' emozionante e vissuto in toto, e' il corteo: li' i ragazzi di tutta Italia si sentono palermitani, sentono di condividere quei vent'anni di stragi mafiose insieme ai loro coetanei, soffrendo insieme a loro e partecipando ai loro ricordi. Sembra quasi che gridare e cantare in nome di Giovanni e Paolo, li faccia sentire vivi, con le loro idee. E' un'esperienza che nessuno puo' dimenticare, e' un modo per fare scuola molto piu' efficace di qualunque tipologia di lezione. Pertanto, un grazie al MIUR, alla Fondazione Falcone e ai suoi volontari per l'indelebile ricordo che lasciano nei testimoni diretti e indiretti dell'evento'.
- Risponde Carla Addolorata Longo, docente del Liceo Statale 'G. Comi' di Tricase - Lecce: D. La legalita' e' un valore che si impara anche fra i banchi di scuola. Qual e' il senso formativo di un'esperienza come quella della partecipazione al viaggio della Nave della Legalita'? 'Educare e' aiutare persone a prendere coscienza di se', dei loro doveri e della loro responsabilita'. Si tratta di suscitarle alla vita intellettuale e morale, di farle nascere, crescere e vivere, per porle in grado di donarsi e di compiere a loro volta opera di persone umane. (Lucien Laberthonnie're, 1860-1932). A scuola, si deve imparare a leggere e scrivere: leggere la realta' nella sua profondita', cercarvi il perche' delle cose e scrivere un testo di vita. In questo tentare di trovare il senso della vita, c'e' l'esercizio del confronto con l'altro, ossia il nucleo concettuale della legge o regola, intesa come requisito della convivenza. L'educazione alla legalita' parte da questo sapersi accorgere ed interrogare su quello che ci circonda. Soprattutto oggi, perche' il mondo che condividiamo e' un mondo complesso e liquido, in continua trasformazione, che ci stupisce di continuo; un mondo che ha smarrito valori e ideali, un mondo dove quello che conta e' l'apparire, e' l'immagine, e' il potere, e' la bellezza ad oltranza. Occorre, allora, recuperare dall'oblio della nostra societa', la forza dirompente di straordinari esempi etici (don Luigi Ciotti). Nel mito greco, Mnemosyne, la memoria, e' madre delle Muse, ossia di tutte le arti, di cio' che forma e da' senso alla vita, proteggendola dal nulla e dall'oblio. La memoria e' un territorio di incontri, che ricuce gli strappi del tempo e reinventa uno spazio. La memoria e' il senso della coralita' di tutti gli uomini, anche di quelli in quel momento non visibili, che essa scopre presenti. E dar vita agli assenti - come ha scritto il critico letterario Lorenzo Mondo (Torino, 1931) - e' un atto d'amore. Le persone, i valori, gli affetti, le passioni sono; anche se legate a un preciso momento temporale, non appartengono soltanto ad esso. La memoria guarda avanti, si porta con se' il passato, per salvarlo, e per costruire un futuro migliore. Legalita' e' fare memoria delle vittime dei crimini mafiosi. Legalita' e' memoria all'impegno, per il bene comune, per la formazione di una coscienza antimafiosa. Una straordinaria ed eccezionale occasione di formazione di una coscienza civile e di promozione di una cultura della memoria, risulta essere il Viaggio sulla Nave della Legalita'. Il 23 maggio, migliaia di studenti e docenti sbarcano a Palermo, per manifestare la loro voglia di immaginare e costruire un futuro senza il peso della criminalita' organizzata. Sulle navi "Giovanni" e "Paolo", per le vie di Palermo, nei Laboratori della Legalita', nell'Aula Bunker del carcere dell'Ucciardone, alunni ed insegnanti sperimentano la materia basilare su cui addottrinarsi ed esercitarsi: l'etica.
Una disciplina che inneggia alla correttezza, alla trasparenza, alla solidarieta', per la promozione del benessere proprio e altrui. Come saggiano questa disciplina? Attraverso momenti di riflessione e dibattiti, tramite l'ascolto di commosse testimonianze di vita, marciando tutti uniti in un coro unanime inneggiante alla celebrazione dei valori alti e irrinunciabili - onesta', coraggio, giustizia - di cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e tanti altri uomini e donne impegnati a contrastare la mafia, sono stati portatori. L'etica e' quella disciplina che ci insegna come possiamo fare per renderci degni della felicita' (Immanuel Kant (1724-1804). Venti di ideali, di passioni e di valori non smetteranno mai piu' di gonfiare le vele delle coscienze di chi prende parte al Viaggio sulla Nave della Legalita''.
D. L'applicazione della legalita' e' anche il rifiuto di tutti quei comportamenti altrimenti prevaricatori. Il bullismo e' emblema della prevaricazione fra i ragazzi e, spesso, si esprime nel consesso scolastico. Come, la partecipazione agli eventi legati al viaggio della Nave della Legalita', puo' essere strumento utile anche per dire no al bullismo? 'La Scuola e' un contesto in cui si dovrebbero costruire relazioni positive, improntate all'accettazione di se', all'accettazione degli altri, alla responsabilizzazione individuale, al rispetto, all'aiuto, alla collaborazione. Eppure ripetuti episodi di bullismo dilagano tra le mura scolastiche: tanti ragazzi scelgono modelli di comunicazione aggressivi, quale unica strategia per sentirsi accettati e riconosciuti nella loro personalita'. Questi comportamenti di prevaricazione comunicano disagio, crisi evolutiva, difficolta' di sviluppo, e interessano sia l'artefice dei comportamenti stessi sia le vittime. Tanti giovani adolescenti, oggi, infatti, sono abbagliati dalla luce bluastra dei videogiochi, dal richiamo delle sirene virtuali delle chat line e dei social network, si avventurano in solitarie navigazioni lungo le oscure rotte di oceani senza sponde. Un vuoto diffuso li circonda, li impoverisce, li conduce all'indifferenza. Bisogna indirizzare la loro innata capacita' creativa alla definizione di un nuovo concetto di spazio, in cui riacquistino valore i comportamenti capaci di promuovere benessere, consapevolezza, rispetto, responsabilita', solidarieta'. La Scuola deve mettere mette in campo occasioni e sperimentazioni innovative per promuovere modelli e forme di partecipazione attiva alla vita democratica. Gli alunni devono diventare autori e sostenitori di percorsi in cui si costruisca una cultura della non violenza, della convivenza democratica, della legalita', del riconoscimento della dignita' personale di ogni uomo, e quindi dei suoi diritti e dei suoi doveri.
Aristotele (384-322 a.C.) sosteneva che "le virtu' le acquistiamo esercitandone prima le opere". Gli adolescenti, allora, non devono solo conoscere, studiare, memorizzare i concetti del vivere civile e quelli ricordati nella Costituzione, ma devono condividerli, renderli propri e vitali all'interno della classe, della Scuola e della loro vita di ogni giorno. E questo e' proprio cio' che si prefiggono tutti gli eventi legati al Viaggio della Nave della Legalita': un momento simbolico della unanime risposta civile italiana all'arroganza mafiosa; un'occasione straordinaria per dire no al bullismo, per combattere il male, con la convinzione che basta semplicemente dare il proprio piccolo grande contributo, sentendo l'obbligo morale di lottare contro i soprusi e le ingiustizie'.
D. Il Miur e' promotore e garante di progetti per istruire alle buone pratiche finalizzate alla formazione dei cittadini italiani del domani. La Nave della Legalita' ne e' esempio. Qual e' l'importanza di questo tipo di investimenti organizzativi e partecipativi attuati dal dicastero? 'Compito precipuo della Scuola oggi e': organizzare e dare senso alle conoscenze e alle esperienze acquisite, fornire metodi e chiavi di lettura, permettere esperienze in contesti relazionali significativi, aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con valori fondamentali quali la pace e la tolleranza di fronte alle diversita'. Grazie, dunque, al MIUR , che da tempo e' promotore e garante di progetti che vedono al centro la persona e la sua crescita umana, civile e culturale e riconoscono priorita' ai bisogni, agli interessi, alle aspirazioni dei giovani, quali artefici delle loro scelte e del loro futuro e cittadini del domani. Paolo Borsellino sosteneva: "I Giudici possono agire solo in parte nella lotta alla mafia. Se la mafia e' un'istituzione antistato che attira consensi perche' ritenuta piu' efficiente dello stato, e' compito della Scuola rovesciare questo processo perverso, formando i giovani alla cultura dello Stato e delle Istituzioni". La Scuola deve diventare il luogo privilegiato per insegnare e educare alla cultura della cittadinanza e della legalita', sviluppando nei giovani un forte senso di appartenenza alla comunita' e di giustizia. 'È tempo di andare avanti, non piu' confidando sull'impegno straordinario di pochi, ma con l'impegno ordinario di tutti' (Giovanni Falcone)'.
(Wel/ Dire)