SCUOLA. ROMA, L'ESPERTO: BIMBI MALTRATTATI RESTINO STESSO ASILO
CASTELBIANCO: SOLO MODO, CON AIUTO GENITORI, PER ELABORARE TRAUMA
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 20 mag. - "I bambini maltrattati nell'asilo di Roma, "non devono cambiare scuola ma restare li', ovviamente con i loro genitori e dopo aver mandato via quelle persone 'inadeguate'". Cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) e psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, e' intervenuto ad 'UnoMattina' in merito alla notizia di una docente ed una coordinatrice di un istituto d'infanzia in zona Portonaccio, finite ai domiciliari per aver inferto percosse ed umiliazioni ai piccoli allievi.
"Questi minori- ha proseguito Castelbianco- devono rimanere in quel luogo dove hanno subito le violenze per poter elaborare il trauma in senso positivo. Staccarli da li' e portarli in un altro asilo- ha avvertito lo psicoterapeuta- sarebbe una cosa negativa, perche' i piccoli devono recuperare e non portarsi dietro il trauma". Alla maestra che avrebbe detto "I miei metodi funzionano", Bianchi ha risposto: "Il criterio di dire 'Sono i miei metodi' e' una scusa stupida e risibile. Il vero dilemma e' che purtroppo sta tornando di moda l'addestramento a favore dei minori, ma questo e' un problema culturale". Sono parole che "sottendono l'aberrazione di chi con la violenza- ha precisato il direttore dell'IdO- pensa di poter ottener un risultato. E in questo caso la responsabilita' e' di chi ha fatto sevizie, di chi le copre, di chi tace e di chi non ascolta i bambini".
Circa l'ipotesi poi che in Italia fatti del genere siano molto diffusi, quasi a determinare una vera e propria emergenza, Bianchi ha spiegato: "Un conto e' parlare di persone disturbate e sadiche, un altro di alcune situazioni d'incapacita' didattica e di relazione. Non dobbiamo mischiare la patologia di comportamento di alcune persone con il sistema scolastico. Ci possono essere insegnanti inadeguati, ma non bisogna confondere le due cose". La scuola, "attualmente in Italia, e' l'ultimo baluardo educativo che abbiamo. Dobbiamo rafforzarlo, sostenerlo e di intervenire in modo deciso quando avvengono queste cose". Si tratta di "situazioni patologiche- ha sottolineato lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- non sono la scuola". I bambini "tornino con i genitori in quell'asilo con tutti i supporti necessari- ha concluso Castelbianco- e si riconquistino quello spazio, superando cosi' il trauma".
(Wel/ Dire)
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