(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 13 mag. - Venerdi' scorso al Maxxi settecentocinquanta studenti di 30 classi di differenti istituti superiori provenienti da tutta l'Italia hanno conosciuto l'Europa attraverso l'arte. È la Festa d'Europa 2013, che si e' svolta per la prima volta a Roma in occasione dell'anniversario della dichiarazione Schumann.
Un vero e proprio viaggio nella cultura del vecchio continente, alla scoperta dei valori che ci accomunano e delle opere dei nostri artisti, che gia' prima dell'unificazione europea avevano creato grandi connessioni e rapporti transfrontalieri. Un nuovo modo di raccontare la storia agli adolescenti, attraverso il linguaggio del cinema, della musica, del teatro e della letteratura. Dalle 11 alle 18 tre gruppi di 250 studenti sono stati condotti alla scoperta delle arti visive, del cinema, del teatro, della musica e della letteratura. Sono state predisposte quattro sale all'interno del museo per accompagnarli nell'ascolto di 30 minuti di musica, nell'osservare un fumettista disegnare i momenti salienti della storia europea, nel guardare un patchwork di film che raccontano i valori della cittadinanza comunitaria o ancora guardare un attore recitare testi scelti per loro dallo scrittore Antonio Oscurati.
A salutare gli studenti sono stati il ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, e il presidente del Maxxi, Giovanna Melandri, che ai giovani ha detto: "Affidiamo a questi giovani l'importante messaggio della cittadinanza.
Schumann ebbe un'idea visionaria, costruire la pace in un continente attraversato da terribili guerre. Provo una grande gratitudine per questi statisti visionari che ci hanno consentito di arrivare fino a qui oggi". L'Europa e' una "grande palestra di pace- ha proseguito Melandri- pero' oggi" il vecchio continente "deve percorrere un ultimo miglio e diventare unione politica, compiendo un salto di identita'. Un salto che e' affidato anche a voi giovani che attraverso l'Erasmus e tutti i progetti europei siete piu' europei di noi. Siatelo consapevolmente e aiutateci". (Wel/ Dire)