PAGLIA (SEL): IDEOLOGICO E' LUI; E I SOCIALISTI VOTERANNO 'A'
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 13 mag. - "E dopo B come Bagnasco, C come Cielle. A come Adessobasta", chiosa sul suo profilo Facebook la portavoce del comitato Articolo 33, Francesca De Benedetti, dopo la discesa in campo per il mantenimento dei fondi alle materne paritarie del ministro alle Infrastrutture (di area ciellina) Maurizio Lupi. In realta', l'impegno diretto di personalita' del centrodestra e del mondo cattolico a livello nazionale non sembra dispiacere piu' di tanto ai referendari (dispiace invece al Pd, che vorrebbe evitare di trasformare la consultazione del 26 maggio in un referendum sull'"inciucio") e ai partiti che li appoggiano. "Adesso che il ministro Lupi (in quota Cl) si e' pronunciato sul referendum promosso da articolo 33 e' ancora piu' chiaro che il 26 maggio dobbiamo andare a votare e soprattutto cosa votare", esclama infatti sempre su Facebook la capogruppo di Sel in Comune, Cathy La Torre.
La prova che per Sel non sia affatto una questione solo bolognese lo prova la replica a Lupi inviata dal segretario regionale e deputato Giovanni Paglia. "Consiglio al ministro, per meglio svolgere il suo attuale incarico, di liberarsi della propria appartenenza ideologica, che messa alla prova in Lombardia non ha peraltro dato grande prova di se", ribatte Paglia. "Il ministro Lupi interviene sul referendum bolognese relativo al finanziamento delle scuola d'infanzia private con argomentazioni degne di un sofista d'altri tempi- scrive Paglia- che molto dicono della sua concezione dello Stato e molto preoccupano, dato il ruolo che oggi ricopre. Pubblico sarebbe tutto cio' che al pubblico e' accessibile, e quindi per cio' solo meritevole di finanziamento, e non ci sarebbero oneri per lo Stato, perche' l'offerta degli istituti paritari garantirebbe un risparmio sulla gestione diretta".
Praticamente, tira le somme Paglia in una nota, si tratta dell'"archiviazione in un unico colpo della lingua e della Costituzione italiana. Tutto questo- conclude il parlamentare di Sel- per attaccare il diritto dei cittadini a partecipare alle scelte fondamentali del proprio Comune, che e' la vera posta in palio del referendum". Netto anche sull'intervento di Lupi il consigliere comunale di Sel Lorenzo Cipriani: "Ognuno ha gli sponsor che si merita".
Intanto, anche i socialisti si schierano contro i finanziamenti alle materne paritarie. "I socialisti sono contrari al finanziamento alla scuola privata- si legge in una nota- al referendum voteranno "A". E propongono: perche', invece di finanziare le scuole private, non rimborsare le famiglie, "magari sotto forma di credito fiscale?".
(Wel/Dire)