(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 24 giu. - La notizia e' di giovedi' scorso e risponde, anche se solo in parte, alle richieste avanzate dai sindacati. Per il prossimo anno scolastico 2013-2014 all'Emilia-Romagna sono stati assegnati 250 docenti in piu' nell'organico di diritto. Si tratta di insegnanti che verranno distribuiti tra gli istituti superiori della regione, visto che le uniche funzioni ancora aperte riguardano questo ordine di scuole. La buona notizia, spiega Raffaella Morsia della Flc-Cgil regionale, e' che l'attribuzione di nuovi incarichi per le superiori "liberera' spezzoni di posti nell'organico di fatto anche per tutti gli altri ordini, dalle scuole dell'infanzia alle elementari". Certo, secondo Cgil, Cisl e Uil, 250 insegnanti in piu' per gli istituti dell'Emilia-Romagna sono ancora pochi.
"Avevamo denunciato con forza l'insuffienza della dotazione di docenti assegnati alla regione e l'emergenza in cui versava il sistema scolastico- spiega Morsia- quindi avevamo evidenziato la necessita' di 600 docenti dalle primarie alle superiori, piu' 100 per la scuola dell'infanzia, oltre ad altre assegnazioni per zone colpite dal terremoto". Senza contare la necessita' ulteriore personale non docente.
In ogni caso, i sindacati incassano i nuovi arrivi. "Questo primo risultato e' frutto della nostra determinazione- rivendica l'esponente Cgil- e del sostegno alla nostra denuncia sia da parte del direttore regionale che della Regione. E' una prima risposta anche se insufficiente". Del resto, avverte Morsia, in Emilia-Romagna "c'e' un a vera e propria emergenza educativa che riguarda i giovani. Crescendo il numero degli iscritti al ritmo di 10.000 in piu' all'anno, abbiamo sofferto piu' di altri". I 250 docenti in piu' "non risolveranno il dramma del fatto che a tutti i bambini non venga assicurato l'accesso alla scuola gratuita e statale dall'infanzia alle superiori" o "il diritto a non avere classi affollate e alla presenza degli insegnanti di sostegno", ma "tamponeranno l'emergenza".
La ripartizione provincia per provincia dei docenti in piu' sara' oggetto di un incontro ad hoc tra l'Ufficio scolastico regionale e i direttori provinciali.
(Wel/ Dire)