(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 24 giu. -"Abbiamo a cuore il vostro cervello". Chi non ricorda il titolo della campagna della Fondazione Ebri di Rita Levi Montalcini, la straordinaria scienziata scomparsa il 30 dicembre del 2012. Forse sarebbe venuto in mente anche agli studenti che hanno iniziato gli esami di maturita' e che tra le tracce hanno trovato quella sul progetto 'Brain' targato Usa, illustrato da Barak Obama, che prevede lo stanziamento di 100 milioni di dollari per 'mappare' il cervello umano fino alle cellule piu' piccole e invisibili.
L'obiettivo e' quello di trovare una soluzione a tutte quelle patologie neurodegenrative.
"Ma forse almeno un accenno ci sarebbe potuto essere", ha detto all'agenzia Dire Piera Levi Montalcini, nipote della scienziata e ingegnere elettronico, secondo cui una preferenza per il progetto di Obama e' probabilmente dovuta "alla quantita' di denaro che si investe. Una cosa e' avere bravi ricercatori, una cosa e' avere investimenti cosi' importanti. Con il progetto di Obama se abbiamo una conoscenza migliore possiamo far fronte ai problemi". Negli Usa "ci sono investimenti mentre l'Europa e' restia a farne".
Levi Montalcini ha poi sottolineato che i ricercatori hanno bisogno di fondi per tutto, come pure la certezza "di uno stipendio che invece un giorno c'e' e un altro no. Noi abbiamo grandissime eccellenze, punte di iceberg di altissimo livello.
Purtroppo non c'e' una politica generale per gli aiuti".
L'ingegnere, infine, sottolineato che forse fare determinate scoperte potrebbe portare, per esempio, "case farmaceutiche a non investire come prima", ritiene l'assenza di Rita Levi Montalcini dalle tracce "non casuale. Purtroppo non siamo capaci di valorizzare quello che abbiamo ma pensiamo sempre che gli altri siano meglio di noi. Forse un accenno poteva esserci".
(Wel/ Dire)