SCUOLA. BOLOGNA, BLITZ DI EDUCATORI-FANTASMI IN COMUNE
CONTRATTO SCADE IL 30 GIUGNO, "ASP VA BENE MA ASSUMETECI"
(DIRE - Notiziario Scuola) Bologna, 17 giu. - Protestano in Consiglio comunale gli educatori e i collaboratori scolastici precari dei nidi del Comune di Bologna che al prossimo 30 giugno rischiano di perdere il posto di lavoro. Vestiti da fantasmi e dopo aver dato vita a un "ghost mob" nel cortile di Palazzo d'Accursio, in una trentina entrano nella sala del consiglio in silenzio e si dispongono nella parte dedicata al pubblico restando in rigoroso silenzio dietro lo striscione "Educatori e collaboratori precari". Il Consiglio comunale, dopo qualche istante, viene interrotto. Polemico il consigliere Pdl Daniele Carella: "Sono mascherati e questo non e' bello".
I 'fantasmi' sono educatori, educatori di sostegno e collaboratori scolastici dei nidi che sono passati all'Asp un anno fa: il loro contratto scade il 30 giugno e loro chiedono di essere assunti a tempo indeterminato. Il passaggio all'Asp e' un problema? "Per noi no, e' la stessa cosa, la nostra priorita' e' l'assunzione a tempo indeterminato", dice Giorgia, educatrice di sostegno di 37 anni, precaria da 10 anni di cui gli ultimi quattro per il Comune di Bologna. "Ci sono aggiustamenti da fare, ma almeno l'Asp applica il contratto degli enti locali e io me lo tengo ben stretto. Rispetto a quello delle cooperative e' imparagonabile", aggiunge Giorgia, che quest'anno ha lavorato con una supplenza annuale al nido Cavina.
La protesta delle maestre precarie che stanno lottando contro l'Asp unica? "Abbiamo priorita' diverse. Noi dopo tanti anni vogliamo un contratto a tempo indeterminato, ce lo meritiamo.
Siamo stanchi di andare ogni anno 'a caccia' degli incarichi disponibili, ogni volta e' un'agonia. Capisco la loro posizione ma la mia priorita' e' un'altra, e non va a ledere i diritti degli altri, altrimenti avrei qualche remora", dice Giorgia con una sfumatura polemica. Con i fantasmi, c'e' Michele Vannini, segretario della Cgil funzione pubblica. "In questo periodo si e' parlato molto di insegnanti, ma ci sono anche questi educatori e collaboratori precari che lavorano gia per l'Asp. In tutto sono 490, di cui 350 educatori di sostegno e non e collaboratori dei nidi". La preoccupazione e' per il contratto in scadenza al 30 giugno, che lascera' a casa per due mesi educatori e collaboratori precari, anche un "piano troppo lungo e insufficiente" di assunzioni che arriva fino al 2016 e riguarda "troppo poche persone". A monte, poi, "c'e' da capire cosa si vuole fare- aggiunge Vannini- non ci sono solo le insegnanti".
(Wel/ Dire)
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