CONCEZIONE SPAZI INTERNI RIVISTA DOPO VISITA IN ITALIA.
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 17 giu. - Puo' essere che il toscano "Pinocchio" insegni qualcosa alla mitica "Sirenetta" di Hans Christian Andersen. Nei mesi scorsi e' capitato a Copenaghen, in una delle tre scuole d'infanzia paritarie intitolate alle "principesse" (ogni plesso porta il nome di una delle principesse danesi: Benedikte, Anne-Marie, Margreth), piu' esattamente nella scuola Anna-Marie: la distribuzione e la concezione degli spazi interni e' stata, infatti, riformulata alla luce di una visita che un gruppo di insegnanti danesi aveva effettuato in Toscana nell'ambito di un progetto ("I Care") promosso da Regione Toscana e Comune di Copenaghen per analizzare i rispettivi modelli nell'istruzione fra 0 e 6 anni.
"Il fatto che buone pratiche come quelle di Scandicci vengano 'adottate' a Copenaghen- commenta Stella Targetti, assessore toscano all'Istruzione dopo aver letto il report su questa esperienza con una relazione di suoi funzionari- dimostra che la scuola toscana puo' fare scuola e di questo non possiamo che essere piacevolmente colpiti". Nel progetto 'I care', finanziato dall'Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme per ottenere una analisi comparativa sui due sistemi di istruzione per l'infanzia, sono coinvolte alcune scuole per l'infanzia di Scandicci e le scuole di Valby, quartiere di Copenaghen. Nel partenariato anche due musei di arte contemporanea: il 'Pecci' di Prato e il danese 'Stantens Museum for Kunst'.
Dopo la visita delle insegnanti danesi in Italia, e' ora la volta di cinque insegnanti di Scandicci: questa domenica partono per una rapida visita di studio a Copenaghen, nelle scuole delle principesse, e saranno coinvolte in attivita' dentro le classi e nel museo statale.
Sono Francesca Galli e Chiara Poggi (scuola Ciari), Chiara Taddei (scuola Turri), Catia Zetti e Patrizia Piazzini (scuola Makarenko). Oggetto dello scambio anche una verifica sulla creativita' dei piu' piccoli: opere d'arte sono presentate ai bambini e viene chiesto loro di utilizzare fogli e colori per riprodurre le sensazioni percepite. Creativita' anche per la preparazione dei pasti. A questo proposito suscita interesse, nel report dalla Danimarca, l'esperienza dei piccoli danesi chiamati una volta la settimana a preparare il pane oltre che a cucinare le verdure coltivate e raccolte negli spazi della scuola: alimenti che, poi, gli stessi bambini consumano a pranzo essendo inesistenti alcune rigidita' normative e burocratiche che da noi impediscono questo tipo di attivita'.
Colpisce anche - nel racconto del report - il fatto che i bambini delle tre scuole, nonostante la piovosita' e il freddo atmosferico, giochino tutti i giorni all'esterno, ovviamente attrezzati con impermeabili, cappelli e stivali da pioggia. Per non uscire fuori, nel pomeriggio, i bambini devono avere una precisa prescrizione medica.
(Wel/ Dire)