SCUOLA. MATURITÀ, POLIZIA POSTALE: STUDIATE, NO A SCORCIATOIE
NON SAREBBE NON UN REATO MA UNA SCORRETTEZZA VERSO CHI SI IMPEGNA
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 17 giu. - Si' all'impegno, no alle scorciatoie. È la strada migliore per provare a passare l'esame di maturita'. Marco Valerio Cervellini e' il responsabile per la Polizia postale di progetti di educazione alla legalita' e navigazione sicura dei minori sulla rete internet. Ogni anno, attraverso una serie importante di iniziative che organizza ma anche a cui prende parte, entra a contatto con migliaia di studenti, rispondendo a loro domande, curiosita' a proposito di tutto quello che riguarda il web e, nel particolare, gli esami di maturita'. Che per oltre 500mila studenti inizieranno tra un paio di giorni. Inevitabilmente siti specializzati e pagine di social network saranno invasi da richieste di aiuto, da foto di tracce, da suggerimenti piu' o meno corretti come pure totalmente sbagliati.
E qui scende in campo Cervellini e la Polizia postale che quest'anno mette in campo iniziative che vanno "dalla tutela dell'invio telematico del plico" con le tracce facendo attenzione a rischi di hackeraggio ad una "campagna di sensibilizzazione sul web dando informazione ai ragazzi, controllando quello che gira su web e nei forum". Questo perche' c'e' il rischio che persone senza scrupoli possano tentare truffe nei confronti di chi cerca informazioni sull'esame: "Ci sono persone che sono disposte a pagare- spiega Cervellini- per avere tracce di cui hanno avuto rassicurazioni ma che poi non usciranno mai". E poi la sensibilizzazione rivolta agli studenti che "le scorciatoie non pagano".
Forse un po' a sorpresa gli stessi studenti sono i primi a non pensare a sotterfugi, a scorciatoie per l'esame di maturita'.
Come spiega proprio Cervellini "quando siamo sotto esame maturita' notiamo un aumento notevole di segnalazioni dei ragazzi su bufale che circolano sulla rete, in riferimento cioe' a tracce annunciate con certezza per il giorno dopo ma che poi si rivelano puntualmente false. Chiedono il rispetto delle regole, una bella cosa".
In collaborazione con il portale Skuola.net, Cervellini partecipa a 'Notte prima degli esami', iniziativa che lo mette in contatto con i maturandi di turno: "E in quell'ora i contatti del portale arrivano anche a centomila. Le domande sono tantissime. Ci chiedono se saranno perquisiti, se e' vero che controlliamo i cellulari, se li 'spiamo'. Non succede nulla di tutto questo". Chi usa scorciatoie, ha ricordato il responsabile della Polizia postale, "viola il regolamento dell'esame di Stato. Reato e' la divulgazione dell'esame prima che sia reso pubblico. L'appello che rivolgiamo a chi si prepara per l'esame e' quello di non usare strumenti tecnologici o scorciatoie. E lo dico anche come genitore e per due motivi: sarebbe scorretto nei confronti di chi invece si impegna e lo fa con le proprie forze. E inoltre si rischierebbe di essere bocciati e di ripetere la prova perche' sorpresi. Chiederei loro di valutare se il rischio vale la candela". Lo stesso Cervellini, racconta con un sorriso, qualche difficolta' nella sua Maturita' l'ha passata: "Sono stato bocciato perche' mi ero presentato senza una giusta preparazione, convinto che l'avrei passato con qualche scorciatoia. Avrei dovuto fare affidamento solo sulle mie forze".
Proprio in tema di 'rischio bufale', visto che ogni anno un numero consistente di studenti ritiene che sia possibile conoscere in anticipo le tracce di maturita', Polizia Postale e il ministero dell'Istruzione in passato sono intervenuti con campagne rivolte direttamente agli studenti. Anticipazioni che arrivano dall'Australia, hacker che si infiltrano nell'archivio segreto del ministero dell'Istruzione e violano il plico telematico, falsi miti sulla modalita' con cui si svolgeranno le prove: questo e' cio' che gira su internet poco prima degli esami di maturita'. Credenze che attecchiscono fra molti studenti e che trovano terreno fertile nell'ansia da Maturita', che offusca la ragione e porta a credere alle leggende metropolitane.
Cosi' in passato anche istituzioni come il ministero dell'Istruzione e la Polizia Postale hanno collaborato con portali studenteschi come Skuola.net per diffondere, attraverso dei video virali, una corretta informazione in tal senso.
IL BLUFF AUSTRALIANO - Le tracce e gli argomenti delle prove di maturita' rimangono segrete fino alla mattina delle prove.
Tuttavia un evergreen nel panorama dei miti metropolitani vuole che sia possibile conoscere, nel corso della notte che precede gli esami, le tracce provenienti dall'Australia, dove gli istituti italiani aprirebbero il plico qualche ora prima per questioni di fuso orario. L' intervista esclusiva di Skuola.net al Dott. Adriano Tedde, segretario dell'Ambasciata Italiana in Australia a Camberra , pero', ha tolto ogni fondamento a questa teoria: non esistono scuole italiane in Australia che sostengano in giugno gli esami di Stato. Tuttavia sono moltissimi a intasare i centralini della nostra Ambasciata, impedendo di svolgere la normale attivita'.
LE BUFALE SMASCHERATE - Nel 2010 la Polizia Postale e' scesa in campo ufficialmente attraverso un video virale realizzato sempre insieme sempre a Skuola.net, per smentire agli studenti la possibilita' di conoscere in anticipo le tracce attraverso la rete internet. Parodiando la pubblicita' progresso contro la pirateria, l'Ispettore Marco Valerio Cervellini, Responsabile dei Progetti Educativi della Polizia Postale, smentiva questa possibilita'. La prova regina: "se fosse stato vero non si sarebbe fatto bocciare alla Maturita'". Quindi nessuna possibilita' che qualcuno conosca le prove e le divulghi prima dell'apertura del plico, che al tempo veniva imbustato e consegnato alle scuole solo il giorno, scortato dalle Forze dell'Ordine.
I MAYA E LE TRACCE - Nel 2012, anno d'introduzione della nuova procedura telematica, si e' diffusa invece la diceria che gli hacker potevano entrare nei computer delle singole scuole, piu' vulnerabili di quelli ministeriali, e decriptare le tracce un po' come si riesce ad accedere al wifi del vicino. Cosi' anche il Ministero dell'Istruzione ha preso parte alla campagna informativa del 2012, realizzata come una inchiesta degna del miglior Giacobbo intitolata "Il Mi(ni)stero delle tracce". Cosi' e' lo stesso Ministro dell'Istruzione del tempo, Francesco Profumo, a smentire presunte teorie cospiratorie secondo cui, dietro alla diffusione delle tracce di Maturita' in anticipo, ci sarebbero addirittura i Maya.
(Wel/ Dire)
|