(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 giu. - "Ho lanciato il piano che ha il significato di migliorare l'habitat di insegnanti e bambini. Ce n'e' un grande bisogno in Italia, bisogna sostenere gli enti locali, che spesso sono proprietari degli edifici scolastici, in questa opera di manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo e' un problema prioritario: bisogna far sentire i bambini sicuri a scuola in tutti i sensi, a partire dall'ambiente scolastico, per poi proseguire con gli insegnanti, i programmi, tutto quello che concerne il loro sviluppo, la loro crescita". Lo dice il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza, venerdi' scorso ai microfoni di "Prima di tutto", su Radio 1.
"Dobbiamo fare un lavoro con le regioni per bilanciare il numero degli insegnanti in base alle effettive necessita', in base agli aspetti demografici- ha aggiunto- anche una valutazione degli insegnanti, certo, in base al progresso dei bambini nell'apprendimento. Dobbiare sapere da dove partire e dove dobbiamo arrivare e fare dell'offerta formativa un programma fattibile, che unisca le scuole del Paese, e che abbia un percorso condiviso. Dobbiamo imparare a sfruttare bene le risorse, imparare a spendere un po' meglio i soldi, in modo piu rapido ed efficace".
"Pensiamo all'edilizia scolastica, dove da quando viene approvato il progetto al lavoro in cantiere, all'investimento vero e proprio passa troppo tempo in Italia- ha sottolineato Carrozza-, dobbiamo velocizzare questo percorso sfruttando tutte le tecnologie che oggi possiamo avere, anche per rendere trasparenti e visibili ai cittadini tutto quello che si fa nella pubblica amministrazione".
"Abbiamo una grande voglia- ha continuato il ministro- di dimostrarci trasparenti e di condividere con le famiglie tutto quello che si fa per migliorare la vita scolastica dei balmbini, una sorte di monitoraggio, dall'ambiente all'attuazione dei programmi. In Italia spesso si fanno programmi, poi non si va a verificare se sono stati attuati o se ci sono state difficolta': ecco un concetto piu manageriale, nel senso piu positivo del termine. Dobbiamo porci obiettivi comuni, anche per far capire davvero cos'e' il lavoro di un insegnante e di un dirigente scolastico".
Il ministro ha poi parlato della dispersione scolastica: "Ma non e' colpa della scuola, e' colpa della societa' che evidentemente non riesce a motivare sufficientemente i bambini, a non essere solidale e inclusiva anche per le famiglie, come la scuola deve essere: e' la sua finalita', deve tenere insieme la cittadinanza che ha doveri e diritti e fra questi quello di frequentare una scuola che prepari i bambini a sfruttare le loro attitudini".
"E' nello spirito costituzionale e dobbiamo vederla come una risorsa per migliorare, abbiamo il dovere di trovare nei bambini le loro potenzialita', a sfruttarle, accomopagnandoli nel loro percorso scolastico affinche si possa raggiungere il miglior risultato possibile, innalzando il livello degli studi. Se la scuola perde bambini, perde potenziali scienziati, avvocati, professori. Una volta la scuola era mobilita' sociale, ora si e' persa questa peculiarita' ma dobbiamo recuperarla. A questo serve combattere la dispersione scolastica", ha concluso Carrozza. (Wel/ Dire)