(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 7 gen. - All'ultimo momento si stralcia una norma gia' pronta, dimenticando la sentenza n.
147/12 della Consulta che nel giugno scorso aveva cancellato il dimensionamento scolastico unilaterale deciso nel luglio 2011 dall'ultimo governo Berlusconi. A sottolinearlo e' l'Anief. Il sindacato ha scritto a tutti i presidenti delle Regioni e agli assessori italiani competenti: serve un incontro urgente per capire quando verranno annullati i decreti di rideterminazione della rete scolastica che stanno mettendo a repentaglio la qualita' dal lavoro di chi opera in quelle scuole e del diritto allo studio di almeno un milione e mezzo di studenti iscritti.
"Per la scuola italiana il 2012 si chiude nell'illegalita': il governo Monti ha infatti deciso all'ultimo momento di annullare i decreti di rideterminazione della rete scolastica, in particolare il comma 4, articolo 19, della legge 111/11, attraverso cui l'ultimo governo Berlusconi aveva illegittimamente deciso, senza l'indispensabile parere della Conferenza Stato-Regioni, di sopprimere dall'anno scolastico in corso ben 2.611 istituti pubblici" spiega l'Anief che ritiene ingiustificabile che l'esecutivo uscente abbia deciso di non dare seguito alla sentenza 147/12 della Consulta, che nel giugno scorso ha cancellato la norma unilaterale sul dimensionamento scolastico.
"Quanto accaduto e' ancora piu' grave, dal momento che il governo e' di fatto ritornato sui propri passi, stralciando quanto riportato nel disegno di legge di stabilita' presentato ad ottobre dallo stesso governo: il comma 36 dell'articolo 1, infatti, prendeva atto della decisione della Corte costituzionale e preannunciava una nuova intesa Stato-Regioni per l'attuazione di un nuovo dimensionamento in base al numero di 900 alunni per le scuole di ogni ordine e grado, precisando che valeva soltanto per l'anno 2012/13 quanto previsto dal comma 5, articolo 19 dalla stessa legge 111/11 per le scuole superiori dove, peraltro, doveva essere disciplinata la reggenza e non la soppressione indebita di 236 scuole superiori". Ora con la stralcio del comma dalla legge 228 del 24 dicembre 2012, l'Anief torna alla carica. Dopo la denuncia fatta alla stampa lo scorso giugno, subito dopo la sentenza della Consulta, e di fronte all'illegittima organizzazione delle scuole autonome nel territorio, ricorda che sono 2.611 le scuole soppresse "illegittimamente nel 2012/13: meta' di esse (1.404) sono scuole dell'infanzia, primarie e circoli didattici, 2.375 nel primo ciclo di istruzione, 39 istituti professionali, 174 istituti tecnici e 23 licei. Quasi la meta' dei tagli al Sud in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, anche il Lazio a quota meno 300 istituti". L'Anief ha cdeciso di scrivere a tutti i presidenti delle Regioni e agli assessori italiani competenti, per chiedere loro un incontro urgente con i propri referenti regionali, al fine di sapere quando saranno annullati i recenti decreti di rideterminazione della rete scolastica.
(Wel/ Dire)