(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 7 gen. - Il ritorno dopo 13 anni di assenza del concorsone per insegnanti, i cortei di protesta con forti scontri fra studenti e forze dell'ordine, il debutto del plico telematico alla maturita', la novita' delle iscrizioni on line. Sono alcuni dei fatti che hanno caratterizzato il 2012 dell'Istruzione in cui il ministro tecnico Francesco Profumo ha deciso di puntare soprattutto su innovazione, tecnologia, consultazioni e piattaforme on line e meno sugli strumenti normativi per mettere mano alla scuola e modernizzarla.
IL RITORNO DEL CONCORSONE - A dicembre e' tornato il concorso degli insegnanti dopo 13 anni di assenza. Il 17 e il 18 si sono svolte le prove preselettive in tutta Italia per 321.210 candidati. Le cattedre a bando sono 11.542. Dei partecipanti la gran parte - 258.476 - erano donne. Per passare la prova bisognava rispondere almeno a 35 quesiti su 50. Il tempo per lo svolgimento della preselezione era di un minuto a quesito. Ogni candidato aveva un computer a sua disposizione. E' passato oltre il 30% degli aspiranti prof, i giovani sono stati fra i piu' bravi. Nei prossimi mesi scritto e orale.
LE 24 ORE DEI PROF E LA PROTESTA IN PIAZZA - In autunno il governo ci prova, tenta di introdurre nella legge di stabilita' l'aumento dell'orario di lezione degli insegnanti di medie e superiori da 18 a 24 ore. È subito rivolta. Non solo dei docenti, ma anche degli alunni.Centinaia di scuole firmano petizioni contro e bloccano attivita' extra e colloqui. I ragazzi scedono in piazza. Anche in cortei che, come nel caso della manifestazione del 14 novembre a Roma, finiscono in scontri con la polizia con ferimenti e arresti. Alla fine il governo rinuncia al suo proposito. Scompare l'idea delle 24 ore.
LE ISCRIZIONI FINISCONO ON LINE - Le iscrizioni vanno definitivamente on line dal 2013 per effetto della spending review: si apriranno il prossimo 21 gennaio, con scadenza il 28 febbraio. Per le private l'obbligo non c'e'. Il ministero ha "realizzato una procedura informatica di facile accesso per poter effettuare con modalita' on line le iscrizioni degli alunni". Le scuole dovranno sostenere chi non ha un computer a casa offrendo, spiega viale Trastevere, "un servizio di supporto". Due spot sulla Rai e un portale dedicato per spiegare alle famiglie come si fanno le iscrizioni on line a scuola, che diventano obbligatorie da quest'anno: sono le iniziative che saranno messe in campo nei prossimi giorni dell'Istruzione per supportare il cambiamento. "Con le iscrizioni on line- ha spiegato il ministro Profumo- si faranno le classi in modo automatico e gli organici in modo piu' semplice".
IL LIBRO DIGITALE, AVANTI MA PIANO - L'esecutivo Berlusconi, con la legge 133 del 2008, aveva avviato il piano per il passaggio progressivo al formato misto-digitale che doveva andare a regime da questo anno scolastico. Ma il cambiamento arranca. E slitta. Il decreto sviluppo varato da poco prevede che si adotteranno "esclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato digitale o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto" a partire non piu' dal 2013/2014 ma dal 2014/2015. E per quell'anno si comincera' nelle classi che devono fare le nuove adozioni. Quindi quelle iniziali o dove ci sono nuove materie. Si parte dalle classi prima e quarta della scuola primaria, dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado e dalla prima e dalla terza classe della secondaria di secondo grado. A regime si va nel 2016/2017.
FRA I BANCHI ARRIVA INNO MAMELI - L'8 novembre scorso il Senato ha detto si' al disegno di legge gia' approvato alla Camera che introduce lo studio obbligatorio dell'Inno di Mameli a scuola "nell'ambito delle attivita' finalizzate all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a 'Cittadinanza e Costituzione'", la materia introdotta dal ministro Mariastella Gelmini durante l'ultimo governo Berlusconi. Con la legga approvata si istituisce anche la "Giornata dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera" nel giorno 17 marzo di ogni anno, in ricordo del giorno in cui, nel 1861, fu proclamata, a Torino, l'unita' d'Italia.
A MAGGIO UNA BOMBA PORTA VIA MELISSA - Il 19 maggio un ordigno sconvolge la vita di Brindisi: viene spazzata via l'esistenza di Melissa, studentessa dell'istituto femminile 'Morvillo-Falcone'. Si pensa subito ad un attentato legato alla vicina ricorrenza della morte di Falcone. Ma si scoprira' che l'episodio e' atto di un singolo che non ha rivendicazioni di questo tipo. La scuola italiana si stringe nel nome di Melissa.
DEBUTTA LA WEB MATURITA'- Il 20 giugno debutta la maturita' elettronica. Per la prima volta nelle scuole arriva la prova di italiano non in formato cartaceo ma via mail. Nessun intoppo telematico, nonostante le preoccupazioni della vigilia. "Il successo del plico telematico, oggi alla sua prima prova con l'invio delle tracce degli esami di maturita' 2012, rappresenta una scommessa vinta da tutta la comunita' scolastica, che da Nord a Sud ha dimostrato di sapersi misurare con questa piccola-grande rivoluzione", ha commentato il ministro Francesco Profumo in una nota.
L'OCSE CI BACCHETTA: ITALIA PAESE DI PROF ANZIANI - Italia paese di docenti anziani. Il Rapporto Ocse sull'Educazione 2012 parla chiaro: in 19 dei 32 paesi membri il 60% dei docenti di scuola secondaria ha almeno 40 anni. In Italia (ma anche in Austria, Repubblica Ceca, Estonia, Germany) sono oltre il il 70%. Un dato che si inserisce nel dibattito sul concorso a cui sta lavorando il ministro Francesco Profumo proprio per svecchiare la scuola. Gli insegnanti under 30 nel nostro paese sono meno dello 0,5% in tutti i gradi di scuola, contro una media Ocse che arriva al 14% nella scuola primaria (nel Regno Unito sono addirittura il 31,7%). Da noi la porzione piu' cospicua di insegnanti si piazza nella fascia 50-59 anni: i prof con questa eta' sono il 39,3% alla primaria, il 50% alle medie, e altrettanti alle superiori. Nella scuola secondaria la quota di over 60 sfiora il 10%. E anche gli under 40 scarseggiano. Sono il 16,6% alla primaria, l'11,6% alle medie, il 7,9% alle superiori.
(Ami/ Dire)