SCUOLA. Progetto Miur in 150 istituti per raccontare terremoto
Mercoledì premi a vincitori tra Abruzzo, Emilia Romagna, Calabria
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 16 dic. - La scuola deve mantenere la sua responsabilità formativa anche nelle fasi successive alle calamità naturali. È stato questo lÆobiettivo del progetto nazionale æLa scuola studia e racconta il terremotoÆ, ideato nel 2012 e promosso dal Miur in 150 istituti dellÆEmilia Romagna, Abruzzo e Calabria colpiti in tempi recenti da eventi sismici di estrema gravità. I risultati verranno presentati nel corso della terza fase dellÆiniziativa, nellÆambito di un seminario a Roma il 18 e 19 dicembre presso la Sala della Comunicazione del Miur, dalle 15 alle 18.30 (mercoledì), e nella Macroarea di Scienze matematiche, fisiche e naturali dellÆUniversità degli studi di Roma æTor vergataÆ, dalle 10 alle 14.30 (giovedì).
Alla base cÆè la convinzione che il terremoto ôriesca a svelare molto di ciò che è celato dentro le relazioni sociali, territoriali e familiari facendo emergere atteggiamenti di solidarietà o di rifiuto. Invitare a studiarlo, nei suoi molteplici aspetti, può consentire di apprendere come vivere a scuola tranquillizzati e in sicurezza- si legge nel bando- esorcizzando le angosce e il disagio presenti tra gli operatori scolastici e gli studenti nel post terremoto. LÆiniziativa ministeriale, infatti, si basa sulla convinzione che la scuola possa rappresentare un fondamentale punto di riferimento, anche operativo, e un elemento catalizzatore di coesione socialeö. Le prime due fasi del progetto sono state centrate sulla formazione del personale scolastico e sul concorso æLa scuola studia e racconta il terremotoÆ (con scadenza il 15 maggio 2013), rivolto ai docenti e agli allievi per valorizzare la creatività dei giovani e costituire unÆoccasione in cui ôrielaborare, attraverso una pluralità di linguaggi espressivi, le problematiche connesse al terremotoö.
Mercoledì prossimo saranno quindi premiati i 18 vincitori del concorso, ovvero le migliori opere cinematografiche, teatrali, letterarie, plastico-pittoriche e musicali prodotte dagli studenti insieme ai docenti e ispirate alle seguenti aree tematiche: æNon ho più pauraÆ, pensieri e riflessioni elaborati durante e in seguito allÆevento sismico; æInsieme per fareÆ, per narrare come lÆevento sismico abbia dato concretezza al valore della solidarietà; æLa scuola che vorreiÆ, intesa come ambiente sociale e culturale aperto alle richieste e ai desideri dei suoi utenti; æLe parole per dirloÆ, e raccontare in libertà in che maniera il terremoto abbia cambiato la quotidianità; æDedicato a...Æ, uno spazio di espressione dedicato al ricordo di persone e luoghi che non ci sono più; æPrima e dopoÆ, percorsi di memoria per testimoniare la storia e la geografia dei luoghi trasformati dal sisma; æConoscere per vivere sicuriÆ, per elaborare percorsi tecnico-scientifici che alimentino la cultura della prevenzione e della sicurezza.
A presentare lÆiniziativa saranno Gildo De Angelis, dirigente della direzione generale per il Personale scolastico, Luigi Calcerano, responsabile del progetto nazionale; Luciano Chiappetta, capo dipartimento per lÆIstruzione; Gianluca Galletti, sottosegretario al ministero dellÆIstruzione; Marco Rossi Doria, sottosegretario al ministero dellÆIstruzione; Bruno Molea, componente della VII commissione della Camera dei Deputati; Ernesto Pellecchia, direttore generale dellÆUfficio scolastico regionale per lÆAbruzzo; Stefano Versari, direttore generale vicario dellÆUfficio scolastico regionale per lÆEmilia Romagna; Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dellÆetà evolutiva e direttore dellÆIstituto di Ortofonologia di Roma.
(Wel/ Dire)
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