PReside: rischio spaccio; collettivo Isart: esclusi da open day
(DIRE - Notiziario Scuola) Raoma, 2 dic. - "L'intervento dei genitori per dialogare con i loro figli e farli riflettere su un'esperienza che divide gli studenti tra di loro e li contrappone al personale docente e Ata risulta di fondamentale importanza". E' l'appello lanciato da Claudia Castaldini, dirigente scolastica del liceo Laura Bassi di Bologna, occupato da oggi.
L'assemblea d'istituto "ha deliberato l'occupazione dei locali della scuola", scrive la preside sul sito web del liceo, precisando che "a quanto al momento mi risulta non hanno aderito all'occupazione diverse classi quarte e quinte", mentre e' "molto piu' numerosa la presenza di alunni delle prime classi, sicuramente minorenni". Castaldini ricorda che l'interruzione di pubblico servizio e l'occupazione di un edificio pubblico "costituiscono reati perseguibili a norma di legge, con le relative conseguenze". Ai sensi del Codice civile, "i genitori si assumono la responsabilita' diretta, anche patrimoniale, in ordine a eventuali danni o altre anomalie dovessero verificarsi durante l'occupazione", continua la dirigente, esplicitando l'intenzione di avvertire i Carabinieri "per l'identificazione degli occupanti". La preside, poi, segnala che dalle 18 fino al mattino seguente l'edificio occupato "risulta incustodito", con possibile "esposizione ad atti di provocazione, di violenza, di spaccio di sostanze stupefacenti" perche' "non e' in alcun modo possibile controllare o impedire l'ingresso di estranei".
Inoltre, durante l'occupazione "sono impedite le attivita' didattiche, contrapponendo gli studenti agli insegnanti e penalizzando soprattutto gli studenti piu' deboli e in difficolta', in quanto non sara' possibile prevedere un'attivita' di recupero prima del trimestre".
Gli spazi lasciati a disposizione degli studenti, continua Castaldini, sono quelli del piano terra ad eccezione del laboratorio linguistico, della biblioteca e dei laboratori integrazione. Gli altri piani rimangono inaccessibili per motivi di sicurezza. Potranno svolgersi i ricevimenti individuali delle famiglie, le riunioni docenti gia' programmate e l'attivita' amministrativa compreso il ricevimento del pubblico. Le attivita' pomeridiane previste dal Pof, invece, "sono forzatamente sospese- spiega la dirigente- comprese le lezioni di strumento musicale".
Lasciando il Laura Bassi, proseguono le schermaglie tra gli studenti che nei giorni scorsi hanno occupato l'Isart, i docenti e la dirigente Maria Cristina Casali. "Anche la nostra scuola, seppur in maniera piu' blanda- raccontano gli studenti del collettivo sul proprio blog- e' stata repressa attraverso dei provvedimenti disciplinari alquanto singolari": ovvero "l'allontanamento degli studenti considerati 'occupanti' dalle giornate di Open Day, considerati come dannosi per l'immagine della scuola". Una decisione presa dal collegio docenti, che "poi ha passato la palla alla preside, incaricata- continuano gli studenti- di selezionare i presunti occupanti da scartare. In questo modo molti studenti non potranno accedere al credito formativo attraverso gli Open Day". Aggiunge il collettivo: "Non staremo certo zitti difronte a questo ennesimo tentativo di demonizzazione delle nostre idee, per questo sabato alle 14,30 faremo un volantinaggio-mostra, a scuola, in concomitanza con gli Open Day, per rispondere a questa discriminazione".
(Wel/ Dire)