Palumbo: 'Si va verso sistema che prevede risposte aperte'
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 2 dic. - La rilevazione degli apprendimenti "va fatta conoscere nelle sue finalita' e utilita' per le singole scuole. Su questi aspetti di conoscenza e comunicazione ci sono ancora molti pregiudizi e luoghi comuni". Ad affermarlo e' Carmela Palumbo, direttore generale del Miur per gli ordinamenti e l'autonomia scolastica, presente al convegno promosso al Mamiani questa mattina.
"In breve e' importante far comprendere che la finalita' delle rilevazioni degli apprendimenti e' quella di concentrarsi solo sugli apprendimenti di base. Non e' una rilevazione che si sostituisce alla valutazione scolastica- spiega il dirigente- che ha un ambito ben piu' ampio ed esteso, ma vuole fornire alla scuola stessa degli strumenti di conoscenza in piu' che derivano da una comparazione su quegli ambiti con il panorama nazionale e con le altre scuole dello stesso tipo e dello stesso livello. Uno strumento che e' per le scuole prima di tutto".
I dati macro sono "importanti e utili per il ministero e per tutti coloro che hanno responsabilita' di politica scolastica, come per le regioni e gli enti locali- prosegue Palumbo- chiamati ad apprestare interventi di formazione o interventi di innovazione metodologica e tutto cio' che puo' evidentemente aiutare la scuola a migliorare la qualita' degli apprendimenti".
Gli studenti "temono che queste rilevazioni tolgano spazio alla didattica ordinaria, che siano uniformanti e che quindi non mettano in rilievo e non facciano emergere tutte le loro qualita' e capacita' critiche. Ma non e' questo il compito delle rilevazioni degli apprendimenti, che invece hanno un campo di esplorazione molto piu' limitato", chiarisce l'esponente del Miur. "Il percorso che Invalsi dal punto di vista scientifico sta compiendo e' molto importante. Stiamo evolvendo verso un sistema piu' articolato che propone delle prove che contemplino anche risposte aperte e la possibilita' per gli studenti di fornire brevi commenti, quindi sono molto piu' articolate. Ovviamente e' un campo nuovo per l'Italia- conclude Palumbo- anche da un punto di vista scientifico, con una messa a punto progressiva degli strumenti".
(Wel/ Dire)