30 ORE DI "ALFABETIZZAZIONE MOTORIA" PER 40.000 ALUNNI ELEMENTARI
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 22 apr. - Per due ore alla settimana, 40.000 alunni delle scuole elementari dell'Emilia-Romagna saranno liberi di correre e fare attivita' fisica, per imparare a conoscere meglio il proprio corpo e i suoi movimenti, sotto le direttive dei propri insegnanti ma soprattutto di uno speciale 'allenatore' del Coni. In ogni classe, arrivera' infatti un esperto in Scienze motorie (tutti laureati e contrattualizzati dal Coni) che portera' tra i banchi un apposito 'kit' (una 'valigetta degli attrezzi' contenente tra le altre cose tappetini, tubi, elastici, barre di equilibrio) con il compito di accompagnare gli studenti in queste due ore settimanali di gioco e attivita' fisica. Torna dunque, per il quarto anno di fila, il programma di "alfabetizzazione motoria" nelle scuole primarie (dove l'educazione fisica non e' ancora materia scolastica), promosso da ministero della Salute, presidenza del Consiglio e Coni, che quest'anno hanno alzato il budget.
Per l'Emilia-Romagna, nell'edizione 2012-2013, sono stati messi in campo 850.000 euro (il progetto pilota 2009-2010 ne investiva 330.000) e 159 esperti, a ciascuno dei quali sono affidate due delle 1.565 classi delle elementari coinvolte nel progetto. L'opera degli esperti sara' controllata da 15 supervisori (uno ogni 10 esperti), che verificheranno su un apposito portale se le attivita' proposte funzionano e piacciono, e in generale anche l'andamento del progetto. Il progetto, per il momento limitato solo al secondo quadrimestre, prevede due ore in ciascuna classe per 15 settimane. I plessi interessati in regione sono 195 e il totale delle ore arriva a 45.000. Dei 158 progetti avviati in Regione, 64 sono a Bologna, dove gli istituti interessati sono 41, le classi 636 e le ore di 'corpo libero' raggiungono un totale di 1.272 ore.
Dopo Bologna, il maggior numero di progetti di alfabetizzazione motoria riguarda Modena (20), Forli'-Cesena e Ferrara (12), Ravenna e Piacenza (11), Reggio Emilia (10), Parma e Rimini (nove). "Bologna ha cosi' tante ore perche' e' da qui che quattro anni fa, quando i fondi erano pochi, parti' la sperimentazione per volere ministeriale- spiega il presidente del Coni Emilia-Romagna, Umberto Suprani- ma stiamo allargando sempre piu' il raggio del progetto e, quel che piu' conta, riceviamo sempre piu' richieste". Suprani rivendica l'importanza di questo progetto (finanziato al 40% dal Coni) per i bambini: "Non si tratta di attivita' propedeutica ad una disciplina sportiva, ma di attivita' ludico-motoria, di cui oggi c'e' tanto bisogno. Una volta, dopo la scuola, i bambini si sfogavano negli oratori, nei ricreatori, dove potevano correre e fare capriole. Ora, invece, si alzano dal banco della scuola e si siedono davanti alla Playstation, e questo purtroppo puo' causare anche problemi di blocchi motori".
Dell'importanza di far muovere i bambini e' convinto anche il vicedirettore dell'Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari: "Non tutti sanno che alcuni problemi cognitivi, di scrittura e di apprendimento derivano proprio una non adeguata conoscenza corporea. Questo progetto, dunque, che ormai ha numeri importanti e non e' piu' una sperimentazione, si conferma come una realta' importante per il potenziamento dell'attivita' motoria nelle scuole primarie". Ma cosa faranno fare questi esperti (dotati di 'valigette') al suono della campanella? "Faranno correre i bambini, li faranno giocare, costruiranno percorsi di gioco", spiega Suprani, sui quali al termine dell'anno verra' poi fatto compilare a bambini, insegnanti e genitori un test di gradimento. (Wel/ Dire)