(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 17 dic. - Circa 170.000 insegnanti in rete, 90.000 istituti coinvolti e circa 30.000 progetti di gemellaggio elettronico in tutta Europa per scoprire un nuovo modo di fare didattica tra classi virtuali e metodologie innovative in chiave europea. E' eTwinning, il portale europeo di gemellaggi elettronici tra scuole primarie e secondarie che il 10 e 11 dicembre, in occasione della conferenza nazionale a Roma, ha premiato i migliori progetti italiani dell'anno. Si tratta di una due giorni di confronti sulla 'Collaborazione in team per l'innovazione della scuola' e la 'classe virtuale', promossa dall'Unita' nazionale eTwinning Italia che si e' istituita all'interno dell'Indire (Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa) in collaborazione con l'Agenzia LLP Italia.
"Un docente isolato non puo' avere un impatto sul sistema", ha affermato Donatella Nucci, capo dell'Unita' nazionale di eTwinning. E sulla base di questa intuizione il progetto europeo si e' sviluppato nel nostro Paese coinvolgendo oltre 12.000 docenti iscritti, 6.000 istituti registrati e altrettanti progetti avviati. Oggi sono state 15 le scuole italiane vincitrici dell'ottava edizione del premio di 'certificazione qualita'', a cui si sono aggiunte altre 8 scuole premiate per la collaborazione interna come 'migliori team scolastici'. Ma eTwinning "non e' un'esperienza isolata- ha spiegato Antonio Giunta La Spada, relatore dell'Agenzia Llp Italia- deve essere inteso come un segmento di un'esperienza piu' lunga, nata all'interno del programma per l'apprendimento permanente che scadra' nel 2013". La cooperazione nel settore dell'istruzione e della formazione in Europa ha radici piu' lontane, "risalendo almeno al 1976 e rafforzarla- ha concluso Giunta La Spada-significa sviluppare ulteriormente quella figura della cittadinanza europea che ci aiuterebbe a realizzare un'integrazione piu' alta". Si tratta pero' di "uno sviluppo graduale- ha precisato Leonardo Tosi, ricercatore di Indire- nato da una forte collaborazione e contaminazione a livello nazionale ed europeo, partito 3 anni fa con l'inserimento delle lavagne interattive multimediali, per passare poi alle cl@ssi 2.0, alle scuole 2.0, all'editoria digitale scolastica e arrivando alla formazione sulle competenze digitali per la didattica". Parlando di 'innovazione tecnologica e scenari educativi', il ricercatore ha aggiunto che "tra cinque o dieci anni la configurazione della classe sara' diversa, con un ripensamento degli spazi, che inserira' la dimensione della rete a quella delle classi e dei corridoi, e un diverso modello pedagogico, dove l'insegnante si configurera' come una guida pronta a mettere lo studente al centro del percorso di apprendimento".
Infine, ultima novita' della prima giornata di conferenza e' stata la presenza della Direzione generale per li studi, la statistica e i sistemi informativi del Miur, che ha avviato con Indire una collaborazione volta a dare uno sguardo europeo all'azione 'cl@ssi 2.0'. "Una sperimentazione importante- ha concluso Marco Scancarello, collaboratore dell'Ufficio V del Miur- avviata in 416 scuole per realizzare ambienti di apprendimento innovativi attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana".
Con questo spirito di ripensamento e cambiamento, l'Unita' nazionale eTwinning si e' aperta totalmente al mondo del web prevedendo nel corso della conferenza il coinvolgimento di influenti blogger scolastici nazionali. Infatti, insieme esperti e docenti eTwinners, c'e' stata anche Caterina Policaro, blogger e docente cl@ss 2.0.
(Wel/ Dire)