ATTIVITÀ IN ISTITUTI E STRADE PERIFERIE, BELVISO: AIUTIAMO I RAGAZZI.
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 10 dic. - Fotografia, musica e danza negli istituti, rubriche e sportelli di ascolto sul web, laboratori e pulmini in strada. Tra scuola, rete e territorio, con il supporto di equipe di medici, psicologi, sessuoli ed educatori, ecco l'offensiva a tutto campo di Roma Capitale, in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia e il Centro di solidarieta' don Mario Picchi, per il contrasto della devianza e dell'illegalita' giovanile: una serie di attivita' che, rivolgendosi ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni, e ai loro docenti e famiglie, per un totale di 40 mila soggetti coinvolti, intercetteranno e cercheranno di prevenire il disagio e i comportamenti a rischio attraverso il coinvolgimento degli studenti in attivita' extrascolastiche e la valorizzazione della scuola come luogo di aggregazione e formazione, a partire dai municipi IV, V, VIII, XII, XIII e XV.
A presentare l'iniziativa sono stati stamattina in Campidoglio il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Sveva Belviso, il direttore dell'Ido, Federico Bianchi di Castelbianco (con il progetto 'Prevenzione del disagio e dei comportamenti a rischio devianza') e il presidente del Ceis, Roberto Mineo ('Pari e impari'). Un'indagine del Ceis di quest'anno, ha riportato Mineo, "ci dice che su un campione di 3.500 adolescenti, l'85% consuma alcool abitualmente nel fine settimana, il 75% fa uso regolare di hashish, marijuana e altre sostanze psicotrope, l'80% fuma, il 95% non usa il profilattico nei rapporti promiscui e il 18% gioca d'azzardo, che diventa il 40% nei ragazzi tra i 18 e i 25 anni".
Ma, ha commentato Belviso, "noi sappiamo che i nostri ragazzi sono migliori di cosi', e quindi abbiamo deciso di elaborare questo progetto integrato tra scuole, web e territorio, a partire proprio dalle zone piu' 'difficili', come San Basilio, Tor Bella Monaca, Laurentino 38 o l'Idroscalo, dove i ragazzi sono piu' sottoposti a pressioni". La prima fase sara' quella della rilevazione e percezione delle criticita', con la somministrazione di questionari ai ragazzi, poi ci sara' l'avvio vero e proprio, con laboratori e varie attivita' dentro e fuori le scuole e l'apertura di sportelli 'fisici' all'interno degli istituti e 'virtuali' sul web. L'obiettivo, ha sottolineato il vicesindaco, "e' quello di creare un Osservatorio permanente dinamico in merito alle criticita' giovanili".
Dieci anni fa, ha detto Bianchi di Castelbianco, "l'Ido fece una ricerca sui ragazzi di medie e superiori, rilevando che dagli 11 ai 15 anni c'era una forte insicurezza sociale che poi dai 16 anni andava via via scemando. Ultimamente l'abbiamo ripetuta su un campione di 7 mila ragazzi, e la curva inizia da 11 anni e prosegue, senza calare, fino ai 20 anni e anche oltre, e non si arresta piu' come prima. È la testimonianza del periodo difficile che stiamo vivendo".
In questo momento, ha sottolineato il direttore dell'Ido, "cosi' complicato sia politicamente che socialmente, i giovani vivono con grande difficolta' il loro presente e futuro. Per questo e' importante che all'interno della scuola venga proposta agli adolescenti la possibilita' di essere protagonisti, e far si' che accanto all'impegno scolastico vi sia anche una diversa esperienza e conoscenza che possa arricchirli e aiutarli a crescere". Percio', ha aggiunto Bianchi di Castelbianco, "faremo di tutto affinche' i ragazzi informino i loro coetanei e gli adulti su quello che pensano e su cosa reputano importante da condividere. Lo faremo realizzando anche dei corsi di giornalismo e videogiornalismo sul portale Diregiovani.it (che nei propri servizi online ha gia' registrato oltre 53 mila richieste di aiuto sul tema della sessualita'), oltre a tutte le altre attivita' previste nel progetto".
(Wel/ Dire)