DE BIASI: NIENTE INDIRIZZI "VIRTUALI"; USP: ABBIAMO LAVORATO BENE
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 10 dic. - "Badare ai numeri e rafforzare la storia di ogni scuola, anziche' disperderla in mille rivoli". Giuseppe De Biasi, assessore alla Scuola della Provincia di Bologna, sintetizza cosi' i criteri utilizzati insieme all'Ufficio IX (ex Ufficio scolastico provinciale) per delineare la programmazione dell'offerta di istruzione e formazione professionale per l'anno scolastico 2013-2014. Gli indirizzi, le articolazioni e le opzioni di studio sono stati approvati da Palazzo Malvezzi e De Biasi, insieme alla dirigente dell'Ufficio IX, Maria Luisa Martinez, li ha illustrati oggi in conferenza stampa.
Nel valutare le richieste di attivazione arrivate da licei ed istituti, Provincia e Ufficio IX hanno confermato i criteri gia' utilizzati in passato, sulla base di quanto indicato dalla Regione Emilia-Romagna (che dovra' ratificare la programmazione): almeno due classi prime, consolidamento dell'offerta esistente, un solo nuovo indirizzo per scuola, coerenza con storia e know how dell'istituto, disponibilita' di spazi e laboratori. "Abbiamo lavorato in strettissima relazione con l'Usp", assicura De Biasi, anche per evitare di concedere indirizzi "virtuali" che poi vanno a scontrarsi con i limiti dell'organico. "Abbiamo lavorato bene", conferma Martinez, grazie ad un "percorso che ci ha visto camminare fianco a fianco per tutto un anno". Per quanto riguarda le richieste pervenute dall'area liceale, la Provincia per ora ha detto "no" alla proposta di attivare il liceo linguistico al Fermi: c'e' la disponibilita' a sostenere questo percorso solo dal 2014-2015, perche' intanto si intende favorire la "stabilizzazione" di indirizzi analoghi avviati negli anni precedenti in zone limitrofe (Mattei-Majorana). Parere sfavorevole pure al Righi che avrebbe voluto attivare il liceo scientifico con opzione Scienze applicate (in questo caso la "stabilizzazione" riguarda il Sabin). La sede del Giordano Bruno di Medicina, invece, potra' avere le Scienze applicate, in sostituzione del liceo scientifico gia' presente nella sede di Budrio: questo anche tenendo conto che "la zona e' caratterizzata da una forte presenza di industrie meccaniche".
Passando all'area tecnico-professionale, la Provincia da' parere sfavorevole all'attivazione delle Scienze applicate alle Aldini Valeriani, ma accoglie la sostituzione dell'articolazione Elettrotecnica con quella Automazione e l'avvio di Telecomunicazioni. Semaforo verde per Viticoltura ed enologia al Serpieri e anche per Servizi per l'agricoltura nella sede di Loiano (segno della "grande attenzione- commenta De Biasi- che abbiamo per le scuole di montagna"), mentre viene bocciata l'opzione Gestione risorse forestali e montane per la sede di Sasso Marconi. Palazzo Malvezzi condivide la richiesta di Relazioni internazionali per il marketing al Crescenzi-Pacinotti ("Sarebbe l'unico in provincia") e Trasporti e logistica al Luxemburg, ma e' "no" per Chimica, materiali e biotecnologie (che invece viene accolta per il Majorana, nell'articolazione Biotecnologie sanitarie). Rinviata alla programmazione 2014-2015 la richiesta dell'articolazione Telecomunicazioni all'Alberghetti (serve maggiore "approfondimento" con il territorio), mentre e' ok per le Biotecenologie sanitarie allo Scarabelli-Ghini. Palazzo Malvezzi condivide poi la richiesta di un corso serale di Costruzioni, ambiente e territorio al Paolini-Cassiano, nonche' quella dell'articolazione Accoglienza turistica per la sede a Casalecchio dello Scappi. Con la stessa delibera, inoltre, si conferma la soppressione di Servizi commerciali per la sede a Monghidoro del Manfredi Tanari, del liceo scientifico per la sede a Loiano del Caduti della direttissima e di Industria e artigianato per il Montessori-Da Vinci. Tornando alle nuove attivazioni, "alcune sono piu' facilmente realizzabili- commenta Martinez- perche' rientrano nel trienno delle articolazioni e gli iscritti sono gia' all'interno della scuola". Per il resto, sul criterio delle due classi prime non si discute: "Non possiamo scherzare con le famiglie", sottolinea Martinez, dunque e' necessario assicurare a chi si iscrive un percorso di cinque anni. "Offrire tanto non e' sempre positivo", continua la dirigente dell'Ufficio IX, perche' si rischia di "parcellizzare" troppo il quadro e "non e' vero che il mercato del lavoro puo' davvero dare risposta a tutte le possibili offerte".
Un capitolo a parte, nella programmazione del 2014-2015, lo merita la nascita dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti (Cpa). "Dopo due anni che qui li abbiamo confermati, e' uscito il decreto legislativo- spiega De Biasi- e possiamo partire con i quattro individuati": a Bologna (nella succursale del Belluzzi-Fioravanti di via don Minzoni), Imola, San Giovanni in Persiceto e Castel di Casio. "Una scelta molto forte- sottolinea l'assessore- visto che in giro per l'Italia ce ne sono uno o due per provincia". Martinez, intanto, si mostra piu' cauta. "Il regolamento e' uscito ma purtroppo non e' stato ancora pubblicato in Gazzetta", dunque "ancora non sappiamo- precisa la dirigente- quando potra' avvenire la reale attivazione" dei Cpa. Anche perche' c'e' ancora qualche necessita' di "interpretazione", aggiunge Martinez: sicuramente verranno convogliati nei Cpa i Centri territoriali permanenti (Ctp), l'istruzione carceraria e i bienni serali, mentre c'e' meno certezza sui trienni serali.
(Pam/ Dire)